Pussy Riot, Monti a Putin parla di questo!

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Invece di rispondere alle menate su De Gasperi, i politici e gli statisti, sarebbe un bel gesto se il Presidente del Consiglio Mario Monti in queste ore a Mosca – segnando una bella differenza con il suo predecessore amico di zar Putin – parlasse a Vladimir dei piccolissimi problemi della Russia con i diritti umani. Iniziando magari dalle nostre amiche Pussy Riot.

Dopo mesi trascorsi in cella in gruppo punk feminista anti-Putin è comparso in tribunale questa settimana. Le tre ragazze resteranno in carcere altri 6 mesi fino a gennaio del 2013.

Le cantanti sono accusate di vilipendio della religione per un’esibizione nella Cattedrale di Cristo Salvatore.

La difesa, che ha già annunciato ricorso, parla di una sentenza politica. Le ragazze con abiti colorati e volti coperti da passamontagna, lo scoso febbraio si erano lanciate in una esibizione anti-Putin, in cui a suon di musica punk sull’altare, chiedevano al Presidente di andarsene.

Firmate l’appello di AmnestyUsa

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