Recognition, premiata alla Tate Britain l'intelligenza artificiale made in Fabrica

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L’intelligenza artificiale svelerà i segreti della collezione digitale della Tate Britain: Recognition, un progetto di computer vision e intelligenza artificiale nato da un team di Fabrica, il centro di ricerca sulla comunicazione di Benetton Group, ha vinto l’IK Prize 2016 assegnato dalla celebre istituzione culturale londinese. Attraverso algoritmi complessi di “machine learning” il programma scaverà all’interno della collezione digitale della Tate e negli archivi di news fotografiche, svelando i nessi nascosti tra le rappresentazioni visive del mondo nel passato e nel presente. Un flusso di immagini online mostrerà in diretta il lavoro della macchina, mentre all’interno della galleria Recognition si trasforma in un’installazione fisica, attraverso cui esplorare questa collezione virtuale. Come guardare all’arte del passato con le lenti del presente, e viceversa.

Angelo Semeraro, informatico che cura installazioni interattive e app, Coralie Gourguechon, designer dall’approccio interdisciplinare, e Monica Lanaro, project manager, sono i tre membri del team di Fabrica che ha creato Recognition e si è aggiudicato l’IK Prize. L’hanno spuntata fra i quattro progetti risultati finalisti fra le oltre 200 candidature arrivate Tate_Britainall’indirizzo di questo premio, così chiamato in memoria della filantropa Irene Kreitman, che celebra il talento creativo nel mondo dell’industria digitale. Lanciato nel 2013 dalla Porter Foundation (IK Prize 2014 e 2015), l’IK Prize viene conferito da Tate a un team, un’azienda o un singolo per un’idea originale che usa la tecnologia digitale per esplorare l’arte in mostra a Tate Britain e nel sito di Tate. L’edizione 2016, in partnership con Microsoft, sfidava i creativi digitali a proporre un progetto usando una forma di intelligenza artificiale per esplorare l’arte britannica nella collezione Tate.

«Siamo interessati a come la tecnologia digitale sta cambiando la percezione del tempo e del mondo intorno a noi – affermano i tre vincitori –. Insegnare a una forma di intelligenza artificiale come confrontare la collezione Tate con l’archivio del fotogiornalismo contemporaneo è un’opportunità unica per esplorare il modo in cui guardiamo al mondo. Non vediamo l’ora di cominciare a lavorare con Tate, Microsoft e con un team di specialisti in intelligenza artificiale per sviluppare questo algoritmo vivo e pensante».

Il gruppo vincitore ha ricevuto un premio di 15mila sterline oltre a un budget di produzione di 90mila sterline per realizzare la sua idea, in collaborazione con Tate e Microsoft. Per vedere Recognition in azione – online e a Tate Britain – bisognerà attendere la fine dell’estate 2016.

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