Fornero a Vienna contestata dai "cervelli in fuga"

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

Domenica scorsa una seria di esperti è stata invitata al Burgtheater di Vienna per discutere di cause ed effetti della crisi economica in Europa in un incontro pubblico dedicato a solidarietà ed ineguaglianza. Tra gli oratori figurava anche il ministro uscente del Lavoro e delle Politiche Sociali, Elsa Fornero. Mentre il moderatore stava presentando l’ospite in questione, una voce si è levata dal pubblico, scusandosi gentilmente per l’interruzione ed offrendosi, in qualità di giovane “choosy”, di illustrare agli astanti la figura politica del ministro presente. Contemporaneamente altri sei ragazzi hanno iniziato a distribuire volantini, indossando delle magliette con la scritta “choosy italian migrant”, ossia “esigente emigrante italiano”.

“Choosy” fu la parola usata dal ministro alcuni mesi fa, incitando i giovani a non essere troppo schizzinosi ed esigenti per il primo posto di lavoro. Il materno invito era poi stato male interpretato e riportato dai giornalisti, a detta del ministro, suscitando un certo clamore tra i ragazzi italiani, costretti a lavori umili ed a salari irrisori pur di arrivare a fine mese, nonostante lauree e dottorati eccellenti.

Il ministro Fornero, per nulla turbata dall’interruzione, ha replicato: – “Discuteremo in questa sede come previsto di ineguaglianza e solidarietà.”- , rimandando ad un incontro privato con i contestatori il chiarimento richiesto. La discussione è proseguita come da programma, ma il ministro ha mantenuto la promessa e dopo l’incontro pubblico si è ritirata in una sala adiacente per incontrare i sette ragazzi; una piccola rappresentanza dei numerosi coetanei costretti ad emigrare pur di lavorare e soprattutto di quella parte chiamata “cervelli in fuga” che in numero crescente popola le università estere, non trovando fondi per la ricerca in Italia.

Fonti:
der Standard
diretti interessati

Un breve commento è doveroso, sentendomi anch’io parte di quella comunità che è stata invitata, quando non costretta, ad espatriare pur di continuare a fare ricerca. Non mi sono ancora ripresa dall’ultimo cambiamento, dopo tre anni in Austria ho appena iniziato una nuova avventura in Belgio, con un progetto sicuramente entusiasmante ma anche lontano dai miei sogni originari. Avrei voluto essere con quei ragazzi e mi sarebbe piaciuto che più Italiani partecipassero alla manifestazione. Riducendo il campo alle mie sole conoscenze, tra geologi e fisici posso annoverare decine di amici espatriati, alcuni dei quali erano presenti domenica alla contestazione viennese. Il ministro Fornero non è certamente la responsabile di questa situazione e probabilmente nulla potrà fare nelle settimane rimanenti, ma le sue dichiarazioni hanno fomentato un risentimento ormai diffuso per una Patria “matrigna” che non vuole o non riesce a tenere i suoi figli.

Lidia Pittarello

Ti potrebbe interessare