Hanno ammazzato Pablo

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Se muoio sopravvivimi con tanta forza pura
che tu risvegli la furia del pallido e del freddo,
da sud a sud alza i tuoi occhi indelebili,
da sole a sole suoni la tua bocca di chitarra.
Non voglio che vacillino il tuo riso nè i tuoi passi,
non voglio che muoia la mia eredità di gioia,
non bussare al mio petto, sono assente.
Vivi nella mia assenza come in una casa.
E’ una casa sì grande l’assenza
che entrerai in essa attraverso i muri
e appenderai i quadri nell’aria.
E’ una casa sì trasparente l’assenza
che senza vita io ti vedrò vivere
e se soffri, amor mio, morirò nuovamente.

Mi è venuta in mente questa poesia di Pablo Neruda quando ho letto la notizia della riesumazione del corpo del poeta cileno. Fu avvelenato da Pinochet o morì per cause naturali?  Ufficialmente Neruda mori’ il 23 settembre 1973 – a soli 12 giorni dal golpe che porto al potere Augusto Pinochet – per un cancro alla prostata, come recita il referto medico. Ma da subito emersero numerosi dubbi. Ora la richiesta dei comunisti cileni è stata accolta. Hanno ammazzato Pablo? Ma Pablo è vivo…

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