Il mio sogno a Londra

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Avevo un sogno qualche tempo fa, vivere e lavorare all’estero. Ci avevo già provato nell’estate del 2009, a Tenerife (Isole Canarie, Spagna). Ho moltissimi ricordi legati a quell’isola, e mi piacerebbe tornare un giorno a fare un giro da quelle parti. Ma ora mi trovo nel Regno Unito ormai da più di sei mesi. E se tre anni fa mi collegavo a internet da un chiringuito sulla spiaggia con mojito e occhiali da sole, ora mi trovo in un appartamento condiviso con 8 persone a Kentish Town, nord di Londra, dove il tempo puo’ cambiare almeno 3 volte nell’arco di una giornata.

Tra la Spagna e l’Inghilterra, due anni in Italia passati a lavorare in un ristorante. Non era proprio quello che sognavo di fare nella vita e sapevo già che ci sarebbe stato il momento di ripartire. Lasciare il posto dove ero nato, dove ho parenti, amici e dove praticamente ho tutto, non è stata una scelta facile. Lasciare l’Italia e mollare tutto, non è facile. Ma a me è successo di farlo addirittura due volte nella mia vita. Segno che qualcosa non quadra, o perlomeno segno che c’è la voglia di vedere al di fuori della città dove si nasce e si cresce. Quante persone mi hanno dato del pazzo. Anch’io guardandomi allo specchio l’ho pensato, ad essere sincero, soprattutto la seconda volta. Ma ci sono stati dei momenti nella mia vita in cui sentivo la necessità di essere libero. E l’unico modo per farlo era seguire quello che passava per la mia testa in quel momento.

Londra è stata una scelta durata qualche mese, passati a valutare tutti i pro e i contro. L’opportunità di imparare l’inglese e la dinamicità di questa città hanno avuto un ruolo fondamentale nella mia scelta. Il biglietto di sola andata, questa volta, riportava la dicitura “Regno Unito”.

Fin da subito ho iniziato a guardarmi in giro sia per lavorare nel settore della ristorazione per cominciare a guadagnare qualche sterlina, sia nel settore dell’Online Marketing. Ho avuto tantissimi colloqui, uno addirittura il giorno successivo al mio arrivo in città, poi un ristorante da Harrods e altre web&social media agency. Ma il mio inglese non proprio perfetto non giocava a mio favore. Poi finalmente un lavoro come Junior Chef al ristorante del teatro di Shakespeare, esperienza non proprio positiva per essere la prima. Per fortuna, perchè mi ha permesso di aprire gli occhi e capire veramente cosa volevo fare. Qual’era la professione che avrei voluto intraprendere dopo il disegnatore, l’aiuto cuoco e altri lavoretti più o meno provvisori. Volevo trovare un lavoro che mi permettesse di acquisire esperienza nella creazione e gestione di siti web, nel marketing online e nel posizionamento dei siti sui motori di ricerca. Per cui mi sono messo a cercare in un’unica direzione e ho trovato dopo qualche settimana una online startup a cui servisse una figura specializzata nei Social Media. L’azienda lavora nel settore dell’online gambling e ho iniziato come internship (il nostro stage) che mi sta aiutando ad imparare moltissimo per quanto riguarda il posizionamento dei siti sui motori di ricerca (SEO). Ora ho un contratto fino a fine luglio. Età media in ufficio 25 anni, musica e un ambiente molto positivo e giovane. Una cosa che in Italia non avevo mai visto. Quello che succederà alla fine di luglio non lo so ancora, anche se archiviato un sogno (vivere e lavorare all’estero) ne sta nascendo un’altro…

Gianluca

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