Il nuovo cinema africano a Trento

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Cambiamento e contaminazione. Inizia oggi, 22 gennaio, con la proiezione di Les Sabres, film proveniente dal Burkina Faso, la rassegna di cinema africano che porta a Trento le produzioni dei nuovi cineasti africani.  Le proiezioni si svolgeranno in Vicolo San Marco 1 alle 18.Ingresso gratuito fino a esaurimento posti. Questo il calendario

22 gennaio ore 18.00 | Les sabres – Hasaki Ya suda e La Pirogue
Les sabres – Hasaki Ya suda Regia: Cédric Ido – Burkina Faso, 2010 – 23 min
Il mondo è sconvolto da grandi cambiamenti climatici che causano una drastica riduzione delle terre coltivabili. Il mondo è in guerra: accaparrarsi i terreni più fertili per garantirsi potere e vita. Shandaru guerriero temibile, Kapkaru uno degli uomini più potenti del mondo in guerra e Wurubenba, uomo con buone intenzioni e armato di una sciabola con il potere dell’invisibilità incroceranno le spade in un duello decisivo: chi vincerà?
La Pirogue Regia: Moussa Touré – Senegal/Francia/Germania, 2012 – 87 min
Da un piccolo villaggio di pescatori, vicino Dakar, ogni giorno parto- no numerose imbarcazioni di fortuna dirette alle isole Canarie. Tra- sportano gente che fugge dalla miseria, per raggiungere la Spagna e cominciare una nuova vita. Il film racconta il viaggio di 30 persone di origini diverse che dovendo far fronte alle difficoltà si riscopriranno più compatti e uniti.
Apertura della rassegna a cura di Stefano Gaiga,
 direttore artistico de “XXXII Festival di Cinema Africano di Verona”

23 gennaio ore 18.00 |
Pumzi e Nairobi Half Life
Pumzi Regia: WanuriKahiu – Kenya, 2009 – 21 min
Film di fantascienza, Pumzi è ambientato in un’Africa post-apocalittica, dove la vita sulla superficie terrestre si è estinta e gli uomini sopravvivono rinchiusi in una realtà artificiale riciclando i loro stessi liquidi. La scienziata Asha, che vive in una Nairobi sotterranea, riesce a far germogliare un seme e, spezzando ogni regola, esce all’aperto per piantarlo e ritrovare la vita.
Nairobi Half Life Regia: David Tosh Gitonga – Kenya, 2012 – 96 min
Un giovane aspirante attore, proveniente da un villaggio rurale del Kenya, sogna di diventare famoso in una grande città. Con questo proposito si dirige a Nairobi, la città dei sogni, nonostan- te la contrarietà della famiglia. Catapultato in un nuovo mondo di rapine e violenza, diviso fra due “mondi” opposti, riuscirà ad affermarsi nella grande città?

24 gennaio ore 18.00 |
Precipice e Mama Africa
Precipice Regia: Julius Amedume – Ghana, 2010 – 25 min
Roman, di professione sicario, viene assoldato per uccidere Jasper, un ricco uomo d’affari. Entrambi i protagonisti vivono situazioni limite: Roman, a causa del proprio lavoro, è costretto a stare lontano dalla moglie e dalla figlia e questo mette in crisi il loro rapporto; Jasper, a causa di scelte finanziarie azzardate si ritrova al centro di una cospirazione contro di lui.
Mama Africa Regia: Mika Kaurismäki – Finlandia / Germania / Sudafrica, 2010 – 90 min
Omaggio a Miriam Makeba, cantante di successo e attivista nella lotta contro l’apartheid e per i diritti civili del Sudafrica. Costretta nel 1959 a un esilio che durerà 30 anni, non ha mai smesso di denunciare che i suoi connazionali vivono «in una prigione». Il documentario è arricchito da materiale d’archivio e interviste, in- tervallati dalle performance di “Mama Africa”.

20 febbraio ore 18.00
| The First Grader
Regia: Justin Chadwick – Kenya/Gran Bretagna/USA, 2010 – 120 min
Anno 2003. Approfittando di un programma governativo che garantisce l’istruzione elementare a qualsiasi cit- tadino, il Keniano Maruge, ottantaquattrenne, ex guerriero Mau-Mau che ha visto la propria famiglia sterminata sotto i propri occhi, decide di tornare tra i banchi di scuola per imparare a leggere e capire cosa gli ha scritto qualche tempo prima in una lettera il Presidente della Repubblica. Per realizzare il suo sogno dovrà scontrarsi con l’ostilità della comunità locale e le rigide norme scolastiche, che lo vorrebbero espellere sin dal primo giorno. Il film si ispira alla vera storia di Kimani N’gan’ga Maruge, morto nel 2009 all’età di novant’anni e riconosciuto dal Guinness dei Primati come uomo più anziano iscritto in una scuola elementare.

20 marzo ore 18.00 |
Ndoto Za Elibi
Regia: Nick Reding, Kamau Wa Ndung’u – KENYA – 90’
Ndoto Za Elibidi è stato concepito inizialmente come uno spettacolo teatrale composto da attori delle barac- copoli di Nairobi. La storia, in perfetto swahili style, ruota attorno ai coloratissimi protagonisti: una coppia di genitori, le quattro figlie e i loro amanti. Attraverso le loro vicende, si introducono temi importanti e si entra nella vita del ghetto. Con un continuo andirivieni dalla fiction al documentario, dalla commedia teatrale originale ai luoghi reali, il film scorre due percorsi paralleli: guardiamo la storia, ma stiamo anche osservando attraverso gli occhi del pubblico della baraccopoli.

17 aprile ore 18.00
| Shoot the Messenger
Regia di Ngozi Onwurah – Gran Bretagna, 2006 – dur. 93’
Joe, un ‘black british’, pensa di avere scoperto come salvare la sua gente. Rinuncia al suo lavoro, buono e ben rimunerato, per dedicarsi all’insegnamento. Il problema è che i ragazzi che si è proposto di ‘salvare’ lo odiano. Joe viene preso per un traditore della razza; il suo risentimento lo spingerà al rifiuto totale di tutto ciò che viene dai neri.

15 maggio ore 18.00 |
Izulu Lami (Il cielo segreto)
Regia di Madoda Ncayiyana – Sudafrica, 2009 – dur. 93’
Si racconta la storia di Thembi e del fratello Kwezi, che rimasti soli dopo la morte della mamma lasciano il loro villaggio per andare a Durban. Nella città si trovano a vivere situazioni di profondo disagio che mettono a dura prova anche i sentimenti e le relazioni più intime e profonde.

12 giugno ore 18.00 | Black Gold
Regia: Jeta Amata – Nigeria, 2011 – 120 min
Funzionari governativi corrotti e avide compagnie petrolifere sono i protagonisti di una storia intrisa di interessi e omicidi, ambientata sul delta del fiume Niger. Black Gold è un film epico sulla giustizia ambientale e sulla lotta al controllo delle scarse risorse petrolifere che il mondo necessita. Il regista porta alla ribalta una problematica molto attuale e condizionata da notevoli interessi economici, monopolio di multinazionali e frange mafiose.

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