Il voto su And: tutti cercano di emigrare

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Se non ci occupiamo della politica sarà la politica ad occuparsi di noi, si dice. Ed è vero anche per And: i risultati elettorali, in qualche modo, sono riusciti ad inserirsi nel nostro sito. Come? Con una voglia di fuggirsene, andare via, cambiare Paese. Premessa: non si vogliono dare giudizi di valore, pareri: la politica fa male alla pelle, lo sappiamo. Come ci siamo accorti di avere un paese (il nostro va scritto minuscolo) che ha Grillo come partito più votato alla Camera, centrodestra e centrosinistra che si equivalgono, nessuna possibilità di aver un governo stabile, probabilità di elezioni ripetute a breve.

Ed ecco quindi che, dopo le 18, quando la situazione cominciava a delinearsi, abbiamo visto  un crescere vorticoso di traffico da ricerca per alcuni post che magari si erano fatti leggere ma, negli ultimi tempi, non erano certo così letti, tutt’altro. E tutte le ricerche vanno in una direzione: fuori dal nostro Paese.

Ecco quindi tante persone informarsi su come sia facile o meno trasferirsi in Norvegia,  oppure cercare di accaparrarsi una borsa di studio negli Usa (e sono 3mila euro al  mese, mica male). Ma ad attirare è un po’ tutto quello che non è Italia: la Germania, ad esempio, segno evidente che sappiamo quali sono le economie più forti (cerchiamo sia lavoro , come allo stesso tempo ci informiamo su quali siano i miti da sfatare). Per non parlare della Svezia: è vicina, più di quanto pensiamo, e sugli svedesi vogliamo sapere la verità, tutta la verità, o di Dubai, che in fondo ci piace.  Insomma, va di moda un po’ tutto, basta che sia lontano dal Belpaese, fosse anche la città del Vaticano (c’è un posto quasi vacante anche là, ma bisogna essere referenziati). Molti continuano ad informarsi poi sul colpo di Stato, ormai di un anno fa, alle Maldive, ma forse sono solo gli amici di Silvio Berlusconi: per festeggiare, si sa, meglio andare al caldo.

Enrico Albertini

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