Islamico rifiuta di stringere la mano all'assessore donna: punito con 5 giorni di stipendio

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Hermandad_-_friendshipVisto che a parlar male o bene di Bruxelles-Brussel si rischia il linciaggio da parte di chi non la pensa come noi ed i pareri sono quanto mai divisi su questo argomento, meglio tornare allo spirito iniziale del diario, ossia riportare le notizie curiose che compaiono nei quotidiani locali e la cui eco non raggiunge l’Italia. L’episodio scelto oggi è accaduto nel comune di Ixelles-Elsene, ove un dipendente è stato punito con la trattenuta di cinque giorni di stipendio per essersi rifiutato un mese fa di stringere la mano ad un assessore donna.

Qui il testo originale in francese.

Il signore in questione si è giustificato dicendo che la sua religione gli vieta qualsiasi contatto fisico con le donne. L’assessore ha ritenuto questo comportamento lesivo per la lotta per la parità tra sessi: il rifiuto della stretta di mano è stato un segno di mancanza di rispetto. Il consiglio comunale l’ha pensata allo stesso modo, comminando la suddetta sanzione. Il dipendente punito ha accettato di buon grado la decisione, pur affermando che non cambierà il suo modo di pensare per questo.

I giornalisti di RTBF hanno chiesto conferma del dettame religioso ad un’esperta in materia, una docente di religione islamica, che ha però aggiunto che la rigidità di applicazione di tali norme dipende dalle convinzioni delle singole persone. Nella vita quotidiana sono pochi i musulmani che si rifiutano di stringere la mano ad una donna perché l’islam chiede anche cortesia e rispetto per l’altro.

Un personale parere. Nella recente esperienza in Giappone ho notato quanto anche lì il contatto fisico, indipendentemente dal genere delle persone coinvolte, sia guardato con sospetto, credo per la rigida gerarchia di forme di rispetto che governa le relazioni interpersonali. La stretta di mano è una cosa importata dagli Occidentali. Sinceramente non ho mai amato i saluti con bacetti come si usa in Italia (pure a Bxl, generalmente solo uno), ma non ho mai rifiutato la mano a nessuno e, quando sono in visita in un altro Paese, cerco di adeguarmi alle norme locali. Questo signore ha spiegato all’assessore le proprie motivazioni. Se questo atteggiamento è coerentemente mantenuto con tutte le donne, nonostante lo ritenga una discriminazione verso il genere femminile ma soprattutto una mancanza di rispetto per il Paese in cui vive, non lo trovo meritevole di una punizione simile. Non è con una sanzione pecuniaria che si educa una persona al rispetto per gli altri. Non esiste una legge che obblighi a stringersi la mano. C’è anche chi si rifiuta per questioni igieniche, ma in questo caso nessuno si ritiene offeso. Ci sono molti modi di manifestare il rispetto per l’altro.

Lidia Pittarello

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