Lacrimogeni e delatori, paura a piazza Taksim

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taksim11 giugno: Ho poche parole per descrivere come mi sento.

Stamattina Saretta mi sveglia dopo 3 ore di sonno, sono le 7 e mezza. mi dice che ha visto tanta polizia in tenuta antisommossa dirigersi verso Taksim. Devo andare a lavoro. Da lì seguo le immagini che seguite anche voi. Ora a Taksim dicono che se non hai una vera maschera antigas non puoi metterci piede. Sparano come sempre ad altezza d’uomo. È già all’ospedale in fin di vita una persona colpita al parco.
A scuola il ministero dell’istruzione ha chiesto di denunciare i nomi dei ragazzi che sappiamo essere andati al parco in questi giorni. Conoscenti della preside ammanicati in qualche modo con la polizia le fanno sapere che ancora non l’hanno fatto ma inizieranno a vagliare fra poco tutto il materiale prodotto su fb. Per precauzione ho tolto da lì quello che avevo scritto. Lo avete letto e questo era il suo scopo. Sono spaventata, scoraggiata, sconvolta, arrabbiata. È chiaro che oggi sgombereranno il parco. In questi giorni di tregua hanno deciso un piano d’azione e ora lo stanno attuando.
Tutto ciò fa paura.
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