Le miniere di Monteneve, viaggio al centro delle Alpi

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Le miniere di Monteneve (perfetta traduzione del nome originario della montagna alle cui pendici sorgono, lo Schneeberg) sono uno dei più interessanti musei all’aperto dell’Alto Adige. Dividono di fatto la Val Ridanna (dove sono di più facile accesso, qui tutte le indicazioni, orari e pressi) dalla Val Passiria. Siamo nel cuore del Tirolo storico e la storia di questa regione si intreccia nei secoli proprio con la storia dello sfruttamento umano di questa montagna.

Arrivando da Merano si lascia l’auto sulla strada per Passo Rombo (qui le indicazioni, attenzione: ci sono pochissimi posti auto e solo nello slargo dedicato al bus). Si sale rapidamente da 1600 ai 2300 metri del rifugio Schneeberg Hutte. E’ proprio poco prima del rifugio che l’imponente sistema di gallerie e di rotaie si mostra all’escursionista. Un tempo questo è stato l’impianto di trasporto minerario su rotaia più grande al mondo: un sistema, alimentato ad acqua, capace di portare i metalli preziosi (a cominciare dall’argento che doveva alimentare la prima zecca tirolese) in Val Ridanna e da lì a Vipiteno.

Una storia ultrasecolare che va dal 1200 al 1900, passando per tragedie, dolori, fatiche che ancora – in un certo senso – si possono respirare nell’aria. Al rifugio è possibile visitare un piccolo museo e alcune gallerie. Ma anche vedere le testimonianze del tempo come piccola tappa verso le escursioni intorno (dallo Schwarzsee alle vette intorno, tutte sui tremila metri) è un ottimo modo di respirare la storia. La rapidità con cui si arriva al rifugio dalla statale per Passo Rombo (appena due ore) lascia tutto il tempo per soffermarsi e gustarsi questa incredibile scoperta.

 

 

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