Nati qui: l'appello dei migranti

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Recentemente ho avuto la fortuna di intervistare l’allora sindaco di Padova Flavio Zanonato per Gazeta Besarabi, giornale degli immigrati moldavi in Italia. Aveva detto:

“Non si può accettare che un ragazzo di 17-18 anni che è nato qui, che parla l’italiano, frequenta la scuola italiana e che ha amici italiani sia considerato uno straniero e magari sia considerato uno straniero anche dai suoi connazionali quando torna a casa. Io mi impegno sul diritto di cittadinanza per tutti i bambini nati in Italia

Ora che è nato il nuovo governo mi auguro veramente tanto che questo cambiamento sia positivo anche per noi, migranti. Speriamo che nel futuro immediato sia votato in Parlamento la legge della cittadinanza per le secondi generazioni dei immigrati nati in Italia, di cui Zanonato parla anche nell’intervista. Il nuovo governo dovrà pensare alle politiche d’integrazione, perché al giorno di oggi si parla tanto ma realmente si fa poco o niente. Si dovrebbe parlare di più delle buone pratiche, degli esempi di integrazione e di vita quotidiana in ogni suo aspetto. Anche delle problematiche che sorgono, delle incomprensioni, delle differenze culturali, religiose. Ma bisogna finalmente costruire un dialogo continuo per conoscersi meglio.

Purci Aliona

I dati del fenomeno

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