Lavoro, le nuove figure professionali post università

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Il mondo del lavoro è un “mostro strano”: ci sono figure professionali che scompaiono, altre che emergono e, nel mezzo, c’è l’essere umano che prova a barcamenarsi nell’intricato triangolo formato dal “Cerbero” a tre teste: ore lavorative/salario/costo della vita.
Un tempo, chi aveva una laurea era in una posizione avvantaggiata rispetto a chi possedeva un’istruzione media. Oggi, non è più così. Se la passa meglio chi fa l’idraulico, figura professionale con una grande richiesta di manodopera, che chi ha una laurea in legge.

In Italia, attualmente la disoccupazione si attesta sull’11.5%, secondo le ultime stime pubblicato sul sito dell’Istat, ma la fascia di età 15-24, rimane tra le più alte in Europa con il 39.3%. Solo Grecia e Spagna fanno peggio. L’epoca in cui viviamo è, però, dominata da tre tendenze che potremmo racchiudere in un acronimo: F.T.G., ovvero, Food, Tecnology e Gaming.  Da questi tre settori si sviluppano nuovi lavori (e, di conseguenze, nuove qualifiche) che potrebbero interessare i laureati di ultima generazioni.

Per il settore Food ecco la figura del Food&Beverage manager. Cosa fa quest’individuo?

E’ il responsabile di tutto ciò che concerne il settore alimentare, dalla qualità dei servizi ai rapporti con clientela e fornitori, ma anche della strategia di marketing. Può lavorare in ogni luogo che abbia come base primaria il cibo, dai ristoranti, ai bar, passando per i supermercati.
Figura molto apprezzata all’estero, ora anche in Italia sta prendendo piede. A livello salariale è molto ben retribuito perché considerato a tutti gli effetti un top manager, data la vasta gamma di conoscenze che gli si richiede (lingue, capacità organizzativa e gestionale, oltre che di marketing).

Passiamo alla tecnologia: in un mondo dominato dalle app, non poteva essere che quello dello Sviluppatore, la figura più ricercata. Oggi se ne contano circa un milione, ma, vista la velocità con cui viaggia il settore, è un numero destinato ad aumentare. Al momento, oltre che in America, c’è grande richiesta in Francia, Germania e Gran Bretagna, ma anche l’Italia si sta adeguando alla tendenza. Inutile dire che avere una laurea in ingegneria elettronica e affini è alla base di tutto.

Infine, il Gaming. L’incremento di sale gioco, casinò e giochi online (per vedere tutte le opzioni potete visitare il sito https://www.vogliadivincere.it/giochi/), ha portato alla ricerca di figure professionali inedite. La figura più interessante del settore è quella di Addetto al gioco. Si tratta di una figura che, operando in accordo con il Responsabile di Sala e il Responsabile del Tavolo di Controllo, deve assistere i clienti di Sala per la vendita dei ticket di gioco, la relativa riscossione e gestione del fondo cassa, oltre a occuparsi della  verifica delle vincite e  al pagamento delle stesse. Deve, inoltre, intervenire in caso di problemi tecnici al macchinario di gioco.
Per poter entrare in questo settore la laurea è un requisito importante, ma non indispensabile. Sono richiesti, soprattutto, buone capacità comunicative e relazionali.  Secondo i dati forniti da GamingReport, l’industria del gioco d’azzardo in Spagna ha chiuso il 2015 con il 20% in più degli occupati.

Se si è un giovane in cerca di una nuova strada nel mondo del lavoro, sarà meglio dare un’occhiata ai tre settori sopra citati. Il mondo corre veloce e, con esso, le nuove opportunità di crescita professionale.

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