«Il nostro sogno? Essere comprati da Benko». Parlano i fondatori di «Benko compra cose»

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Vi avevamo raccontato di come René Benko, giovane (37 anni) investitore dal capitale sterminato, patron della Signa Holding, si sta comprando mezza Bolzano. E di come questo avesse scatenato un fenomeno social, con una pagina facebook schizzata oltre i 3.000 like in pochi giorni. Posting programmato, marketing pensato con cura. L’argomento? Benko che compra cose, ovviamente, declinato in salsa ironica (vedi slideshow a fondo pagina). C’era anche l’anonimato assoluto dei gestori, che rimane, anche se una piccola crepa si apre: hanno raccontato ad And cosa pensano del loro successo e…di Benko.

Chi siete (privati cittadini, agenti di Benko, smanettoni di professione)?

«Siamo due privati cittadini che ambiscono a diventare smanettoni di professione cercando di fare i personal shoppers di Benko. Perché lui è istintivo: compra e basta. Non si ferma a pensare. Appena arrivato in Italia ha comprato tutto il sale solo perché pensava fosse un vocabolo inglese».

Siete consapevoli che questa pagina che avete creato è una vera operazione simpatia pro Benko (anche se magari l’intento vostro non è quello il risultato è quello di renderlo intanto più “popolare” e di conseguenza più simpatico ai bolzanini)?

«Davvero lo stiamo rendendo più popolare? Allora vorrà dire che per comprare la pagina dovrà darci due/tre euro in più. Perché sí, Benko comprerà Benko compra cose. È che lui compra tutto ma a livello di simpatia deve lavorarci ancora su. Un esempio? Qualche giorno fa gli è stato detto che la prima espressione della gioia è il riso, e lui ha comprato mille ettari di risaie mantovane. Non ci siamo».

La pagina è in italiano perché voi siete di madrelingua italiana oppure perché pensate che il pubblico italiano sia più ricettivo alle battute che fate su di lui?

«Siamo di madrelingua italiana e quindi tutto è partito da lì. A breve, con l’aiuto di uno stormo di volatili brissinesi, punteremo a sfornare qualche battuta anche in tedesco. Da quando abbiamo detto a Benko che qui è importante la seconda lingua ogni pasto ce ne fa trovare sei etti di salmistrata a testa».

Ma come vi vengono in mente certe battute geniali? come mixate quelle sul gioco sul nome (Volksbenko), sulla toponomastica e sugli argomenti mainstream (one direction, parma etc)?

«Diciamo che, tra le varie cose, siamo amanti del Cabaret. Quando lo abbiamo detto a Benko lui ha però interpretato male la nostra passione e ci ha comprato diecimila ettari di Cabernet: non sarà la stessa cosa, ok, ma in fase creativa ha decisamente i suoi benefici! Poi per fortuna abbiamo qualche suggerimento esterno, come per esempio quello di un fabbro che per primo ha scoperto la nostra identità e che quindi è stato comprato tempestivamente dal Tycoon».

Avete avuto feedback curiosi?

«Siamo stati contattati dai pro Benko e dai contro Benko: ora stiamo aspettando qualche messaggio dai neutri Benko. Un signore continua a proporsi come nostro autista. Il Comune di Trento ha provato a darci qualche consiglio ma Benko, per tagliare la testa al toro, ha comprato direttamente il Castello del Buonconsiglio. Per il resto siamo sommersi da messaggi con suggerimenti per nuove battute e ci spiace non riuscirli a pubblicare tutti. Con calma lo faremo».

Benko e/o il suo entourage vi hanno contattati per questa cosa o sanno dell’esistenza della pagina?

«Ancora purtroppo no, ma li invitiamo ufficialmente a contattarci perché l’obiettivo è quello di superare i 5000 like e far comprare a Benko “Benko che compra cose”. A quel punto usciremo allo scoperto e pubblicheremo la nostra foto con lui durante l’atto di vendita. Quindi un appello a tutti: dateci una mano a far comprare la pagina a Benko! Ma non sarà difficile: Benko compra tutto!».

Silvia Fabbi

23/04/2015

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