Perché i giovani lasciano l'Italia? Anordestdiche torna alle origini

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Cartelli in Kosovo, foto di luca barbieriUn incontro per parlare dei giovani e del loro rapporto con l’Italia. Lunedì 6 ottobre 2014 a Treviso l”incontro “I giovani abitano un paese più grande e vanno via”, riporta Anordestdiche alle origini della sua nascita: un’indagine a più voci tra i ragazzi (o ex ragazzi) che lasciano questo Paese, i motivi che li hanno spinti e il contributo – anche di visione – che possono comunque continuare a dare al dibattito. L’appuntamento è alle 20:30 a Treviso, Viale D’Alviano – Auditorium S. Pio XI, all’interno del ciclo di incontri  “Ricomporre Babele”. Partecipano al dibattito, moderato dal sottoscritto Luca Barbieri, Bruno Anastasia ricercatore Veneto Lavoro e Lino Sartori filosofo.

I giovani sempre più si spostano dall’Italia in Europa e nel mondo. Ciò che accade, in sé sta diventando naturale per l’affermarsi
di scambi culturali nel periodo scolastico, per la maggiore facilità a viaggiare, per una diffusa conoscenza delle lingue,
per il mondo del lavoro che chiede sempre più disponibilità ad una fl essibilità anche “di territorio”. Ma anche se il fenomeno
sta diventando fi siologico le problematiche che esso assume per le giovani generazioni, per il nostro Paese e per le comunità
che essi lasciano, spesso per sempre, non sono indifferenti. L’incontro tenterà di presentare le dimensioni di questa
migrazione, non solo dal punto di vista economico e del lavoro ma anche da quello sociologico e di impatto sui nostri territori.

 

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