Consulta stranieri, stasera il presidente. E non fate come noi, please

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La bicicletta ce l’hanno: pare nuova di zecca, ben oliata. Però bisogna pedalare, più veloce, magari tutti insieme come fosse un tandem. Stasera per i 16 rappresentanti degli extracomunitari padovani, la consulta eletta il 27 novembre  scorso, c’è un doppio, importante appuntamento. Alle 18  saranno presentati ai “colleghi” del consiglio comunale. Alle 20 saranno davanti al sindaco Flavio Zanonato, per eleggere presidente e vicepresidente. Ovvero le due persone (se manca uno andrà l’altra, già, devono essere di genere e area geografica diversa) che potranno andare a parlare proprio in consiglio comunale.

Le note dolenti, però, sono proprio riguardo a quest’elezione. Nonostante gli appelli all’unità, al momento su 16 eletti 10 si sono candidati a fare il presidente. Dopo due incontri informali fra loro, la cifra è rimasta sempre la stessa, 10 candidati. Siccome il regolamento prevede tre votazioni a maggioranza assoluta (non si raggiungerà) e dalla quarta maggioranza semplice, si rischia di avere un presidente eletto con quattro voti. Un quarto della rappresentanza: troppo pochi diciamo noi. Insomma, l’invito è quello di mettere da parte le divisioni (erano anni che ambivo a dire tale banalità, da consumato politico) e trovare due, massimo tre candidati forti. Perché il tutti contro tutti non fa fare bella figura a nessuno, soprattutto  a chi fa parte della consulta. Dimostrerebbe solo che la consulta (eletta da 3842 stranieri extracomunitari) ha già imparato troppo i vizi della politica, quella italiana. Come diceva una scritta sul muro ormai famosa: cari stranieri, non lasciateci soli con gli italiani. Neanche voi, amici della consulta.

Enrico Albertini

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