Sì, lo voglio…il matrimonio alla lituana

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Tra le numerose peculirità che vengono riconosciute al popolo siculo, a cui orgogliosamente appartengo, rientrano quelle del buon mangiare e buon bere soprattutto in occasioni importanti come i matrimoni o le grandi ricorrenze in genere (quale ad esempio la domenica a pranzo quando, mamma e nonna o zia e nonna o la nonna della zia possano organizzare dei veri banchetti, ma questa è un’altra storia!!!!).

Bisogna riconoscere però che i matrimoni trazionali in Lituania superano di gran lunga i fasti che nella mia breve ma intensa vita mi è capitato di trovare negli sposalizi isolani. Mi sembra quindi doveroso condividere con voi quanto mi è stato raccontato e quanto ho potuto vedere con i miei occhi da queste parti.

La prima fase è abbastanze standard, ci si sposa in chiesa o in comune, il vestito della sposa è per tradizione bianco mentre oltre al velo quest’ultima porterà tra i capelli il fiore simbolo della Lituana,la Ruta, a rappresentazione della purezza e della vita prima del matrimonio.

Una volta conclusa la funzione cominciano le prime inusuali tradizioni. Innanzitutto lo sposo deve portare la sposa in braccio attraverso una serie di ponti come prova del legame appena nato e che li tennerà uniti (si spera) durante la nuova vita comune.

Il matrimonio entra nel vivo a partire da questo momento, ed a tirare i fili come un abile burattinaio è una figura geniale quanto famigerata, il Piršilis. Egli è garante dell’unione tra gli sposi ed è colui che fornisce le prime istruzioni su come dare inizio ad una sana vita di coppia. Prima dell’attesissimo ingresso della coppia al ristorante il Piršilis sottoporrà gli sposi ad una serie di prove come spaccare la legna (solo per lui), o dar da mangiare ai futuri bambini (rappresentati da una bambola di stoffa).

I genitori degli sposi li accolgono con del pane e due calici d’acqua pura come augurio di prosperità e lunga vita insieme. A questo punto gli sposi finalmente entrano in sala ma trovano ad aspettarli una sorpresa..Una finta coppia di sposi, di solito una donna vestita da sposo ed uno uomo vestito da sposa, si dichiarano l’autentica nuova coppia e si rifiutano di abbandonare il posto d’onore.

E’ compito del Piršilis gestire la situazione, “mediare” con la finta coppia che tra scherzi e canzoni di rito lascia il posto agli sposi autentici solo dopo una buona quantità di dolci, alcool e ovviamente dopo aver attentamente esaminato le carte ufficiali (attestato di matrimonio) degli sposi.

Superato il giudizio degli sposi per finta comincia il banchetto accompagnato dai ben noti baci di rito invocati a gran voce dagli ospiti.

Di nuovo la mezzanotte segna un momento importante, quello della consegna del tradizionale “focolare” domestico da parte dei genitori alla nuova coppia.

Si tratta di una candela decorativa, che viene posta sul tavolo degli sposi di nuovo come augurio di fortuna e felicità.

Prima del taglio della torta la sposa cede i suoi fiori di ruta non alla più agile delle giovani donne nubili in sala ma perchè vengano bruciati. Si tratta di un rito di passaggio a testimonianza dell’inizio della nuova vita da sposata. Il velo invece viene ceduto alla testimone e il capo della sposa cinto con una sciarpa di colore bianco.

A questo punto direte voi gli sposi sono finalmente (e meritatamente) liberi di cominciare la loro luna di miele e invece proprio qui arriva il bello. La tradizione lituana vuole infatti, che il matrimonio duri due giorni.

Il giorno seguente alla cerimonia gli sposi vengono svegliati dal Piršilis accompagnato da un gruppo di musicisti. Alla coppia viene offerto il formaggio che secondo la tradizione il Piršilis insieme agli invitati avrebbero preparato durante la notte, poi, il gruppo rapisce la sposa per restituirla al leggitimo maritino solo in cambio di regali e ovviamente liquori a sazietà.

Dulcis in fundo l’ultimo ed a mio parere più divertente momento dello sposalizio, il processo al Piršilis. A dispetto di tutti gli sforzi compiuti, quest’ultimo viene accusato di aver preso in giro la sposa solo per farla sposare con l’attuale marito.

Colpevole di tale orribile oltraggio il Piršilis è sottoposto ad un giudizio a tutti gli effetti dove l’inganno della sposa risulta essere solo l’ultimo di una serie di terribili nonché assurdi delitti che lo condannano a furor di popolo all’immediata impiccagione. Mentre le donne nubili piangono il destino del Piršilis che non potrà guidarle nel loro futuro matrimonio e quest’ultimo legge la sua volontà e dispensa gli ultimi insegnamenti, la Sposa interviene perdonando il Piršilis, poiché realmente innamorata dello sposo nonostante le sue bugie.

Il Piršilis ha quindi salva la vita ed al suo posto viene impiccato un fantoccio. A tutti gli invitati viene quindi offerto da bere una speciale ed ovviamente superalcolica bevanda chiamata per l’occasione il sangue del Piršilis, che chiude ufficialmente i festeggiamenti.

E vissero tutti felici e contenti…

Germana

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