Svezia, la vendita dei fiori di maggio e la scuola per tutti

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Da oltre 100 anni i bambini in Svezia vendono i fiori di maggio, sono dei piccoli fiorellini dipinti dagli alunni, riprodotti poi in carta, che vengono scelti da una giuria e riprodotti in diversi formati: come fiorellini unici, o a forma di corona, o di ferro, tutti dello stesso colore. Il colore di quest’anno é il bianco e il rosso.

I fiori di maggio vanno portati attaccati alla giacca per tutto il mese di maggio. Il tutto é nato da un’iniziativa per aiutare i bambini i cui genitori non potevano permettersi il medico, o gli occhiali o di partecipare alle attivitá scolastiche che prevedevano dei costi. Oggi i proventi vanno ai bambini meno fortunati. Conivolti nell’iniziativa sono un po’ tutti, dall’insegnante ai volontari della classe 4 e 5 i quali si assumono la responsabilitá della vendita e della raccolta dei proventi.

Quest’anno la raccolta va a favore di quei bambini che non possono permettersi di partecipare alle attivitá estive, forse una delle uniche ancora a pagamento nella scuola svedese. A dicembre 2011 é stato proibito alle scuole, dal ministero della pubblica istruzione,  di richiedere il pasto al sacco in caso di gite giornaliere; insomma la scuola si deve assumere il costo per tutto, poiché i bambini devono avere tutti la stessa possibilitá indipendentemente dalle disponibilitá economiche della famiglia.

Un vero pensiero democratico, che peró va a scapito di quelli che necessitano di particolari cibi o la cui cultura o religione lo richieda. Il 10% del raccolto va alla classe, al gruppo scout o a discrezione di scelta del bambino che li ha raccolti. Il costo del fiore va da 1 euro a 5 euro per quello in ferro.

Un’iniziativa che premia la solidarietá in una societá che oramai ha eliminato dal proprio vocabolario questa parola e che preferisce farla ricadere sulle istituzioni, ma che si cerca di insegnare ai bambini.

Antonella Tiozzo

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