Svezia, un paese allo specchio

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swedenIl Paese più felice d’Europa, la Svezia, vive giorni di crisi e proteste. Scontri tra immigrati, problemi di integrazione. Da mesi abbiamo iniziato un viaggio alla decostruzione di un mito, quello Scandinavo, che merita di essere riportato a realtà proprio per esaltarne i tantissimi lati positivi. L’abbiamo fatto dicendo la verità sugli svedesi e con una lunga serie di post sulla Norvegia.

Un buon approccio, una guida alternativa la fornisce il libro “Diversamente Svezia. Un paese si guarda allo specchio” (Infinito edizioni, pag. 96 con foto a colori, € 12,00) di Marco Buemi con la prefazione di Filippa Lagerback, un’aggiornata riflessione sulla realtà politica economica e sociale di questo Paese.

La Svezia è in continua evoluzione, segue il mondo che cambia. Nei tempi di crisi, i soldi vengono investiti nel rinnovo dell’istruzione e nello sviluppo della ricerca. La scuola che conoscevo io non esiste più. Il programma del liceo si è aggiornato alle più moderne esigenze educative globali. In questo progetto interculturale l’integrazione degli immigrati diventa inevitabilmente una delle questioni più delicate e controverse del mio Paese. (Filippa Lagerbäck)

La Svezia è ritenuta da sempre il Paese democratico per eccellenza, dove tutto funziona, dove la burocrazia è snella e veloce, dove la disoccupazione non è un problema rilevante, dove il sistema di welfare sociale ha creato un efficace meccanismo di assistenza ai cittadini, dove l’integrazione delle persone di origine straniera è data per scontata e dove la parità dei sessi ha raggiunto il livello massimo al mondo.

Ma siamo sicuri che oggi sia ancora così?

Questo reportage rilegge il modello-Svezia, evidenziandone i molti pregi ma anche i limiti emersi nella sua storia recente. Luci e ombre di un Paese sempre solidamente democratico, ma proprio in settori come welfare, lavoro, economia, immigrazione e pari opportunità, un tempo fiori all’occhiello di una Svezia che, forse, non c’è più. Un’aggiornata riflessione sulla realtà politica economica e sociale di questo Paese che per decenni ha rappresentato un modello da imitare.

L’autore:

Marco Buemi (Verona, 1972) è laureato in Scienze politiche e relazioni internazionali. Ha lavorato e viaggiato in Nord Europa, Sudafrica, nel nord dell’India e in tutto il Sud-Est asiatico fotografando e scrivendo articoli. Si occupa di diritti umani come esperto della Presidenza del Consiglio dei Ministri e continua la sua attività di fotografo. Ha pubblicato Birmania. Oltre la repressione (Infinito edizioni, 2009) e Sudafrica in bianco e nero (Infinito edizioni, 2010)

Leggi anche: il blog Un’italiana a Stoccolma

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