Trecento studenti reporter per i diritti umani

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Trecento studenti delle scuole superiori padovane. Trecento giovani reporter a caccia di notizie per conoscere – e far conoscere attraverso i nuovi mezzi di comunicazione – temi di attualità legati al mondo dell’ambiente, dei diritti dei minori, del dialogo tra culture. Il risultato può soprendere solo chi non conosce la passione e le capacità che un “teen” sa mettere sul piatto quando da spettatore passivo lo si rende protagonista.

Venerdì 3 giugno alle 9:30, presso la sede dell’Appe in via Savelli 28, si terrà la giornata conclusiva del progetto “Giovani Reporter per i diritti umani”, realizzato da Associazione Bashù con il contributo della Regione. Studenti scatenati, taccuino e telecamerina, hanno intervistato esperti e gente comune, hanno organizzato “talk” pieni di contenuti, hanno raccolto e messo in circolo informazioni, storie, approfondimenti. Hanno parlato senza filtri di diritti dei minori e degli adolescenti, diritto a un ambiente sano, dialogo interculturale e risoluzione nonviolenta dei conflitti.

Un’esperienza all’insegna dell’uso consapevole dei nuovi media e del giornalismo critico, fra rifugiati, esperti in migrazioni, giudici, geologi, assessori all’ambiente, che ha prodotto anche due cortometraggi sui conflitti tra giovani, con l’aiuto del video-maker Federico Cattai e di Eva Boev, formatrice e responsabile educazione di associazione Bashù. Per farsi un’idea, il promo video è visibile al link http://www.youtube.com/watch?v=adeymBN3k9g.

Nel corso dell’incontro di venerdì, gli studenti stessi presenteranno i reportage, in forma di cortometraggi e interviste, e commenteranno l’esperienza. Il workshop verrà condotto da Devisri Nambiar, antropologa culturale esperta di migrazioni e mediazione interculturale in ambito scolastico e in ambito sanitario; Alessio Surian, ricercatore al Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Padova e collaboratore del Laboratorio di Politiche Pubbliche; Francesco Spagna, docente di Antropologia culturale presso il Dipartimento di Sociologia dell’università patavina.

Domenico Lanzilotta

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