Vie normali e facili in Dolomiti, guida completa

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Vie facili in Dolomiti, una guida perfetta per chi inizia a scalare, per chi vuole godersi la montagna dandosi obiettivi di media difficoltà per buoni alpinisti o per chi ha solo poche giornate l’anno da dedicare alla montagna e preferisce concentrarsi sulle cime “importanti”. Mettete insieme un veneziano, un perugino e un lombardo di Varese con la passione per la scalata. Il risultato? E’ presto detto: “3.000 delle Dolomiti. Vie normali”, edito da Idea Montagna, 480 pagine a colori, 28 euro. L’opera di Roberto Ciri, Alberto Bernardi, Roby Magnaguagno ha impegnato per anni gli autori, che hanno ripercorso personalmente ogni itinerario corredando ogni descrizione con informazioni pratiche utili per affrontare ogni genere di scalata.

Salita al Cimon della Pala

Salita al Cimon della Pala

Gli itinerari spaziano dai percorsi e vie facili escursionistiche in Dolomiti (Piz Boè, gruppo del Sella) alle ferrate (Sass Rigais, Odle) alle vie più complesse che richiedono l’uso della corda per alcuni passaggi complessi, fino alle vie di arrampicata vere e proprie. Geograficamente l’opera abbraccia tutto il territorio dolomitico fra Trentino, Alto Adige e Bellunese con itinerari su sedici gruppi dolomitici: Dolomiti di Brenta, Catinaccio, Sassolungo, Odle-Puez, Sella, Tofane, Sasso Croce-Lavarella-Fanes, Dolomiti di Braies, Dolomiti di Sesto e Auronzo, Cristallo, Sorapìs, Antelao, Pelmo, Civetta, Marmolada e Pale di San Martino. Ciascuna delle descrizioni delle 86 cime (con informazioni ad altre 27 vette secondarie e 8 cime di 2.999 m) presenta foto, tracciati, cartine, relazioni dettagliate, ma anche notizie storiche e culturali sui primi salitori dei quali ripercorrere le vestigia.

Gli itinerari e le vie facili in Dolomiti intendono portare a riscoprire sia quelle vie normali che spesso sono percorse in discesa dopo aver salito vie alpinistiche di maggior difficoltà, sia le escursioni a cime troppo spesso offuscate dalla fama di vette di maggior richiamo. “L’idea ci è venuta perché molti scalatori al giorno d’oggi vanno a caccia delle vie difficili, dimenticando che le normali non solo sono stati i primi itinerari percorsi dall’uomo di calcare le vette, ma spesso nascondono anche retroscena che ammantano la scalata di un’aura quasi epica” racconta Alberto Bernardi, che abbiamo incontrato al rifugio Alimonta proprio durante una delle sue “spedizioni” nel gruppo del Brenta per raccogliere materiale per la prossima fatica editoriale. “Su questi itinerari “storici” si trovano in genere, quando si ha fortuna, poche scarne descrizioni su vecchi volumi del touring, ma vere e proprie relazioni sul panorama editoriale non esistono. Ecco perché ci siamo messi all’opera, per riscoprire un lato trascurato e forse a volte trascurato delle Dolomiti” spiega Alberto.

Che un volume sulle vie normali e facili delle Dolomiti fosse atteso nella comunità degli appassionati di montagna lo dimostra da un lato l’accoglienza mediatica riservatagli (“Alpi venete” parla di “un volume editorialmente impegnato, minuziosamente documentato ed aggiornato, nel suo genere di grande forza memorativa”), dall’altro il fatto che la prima edizione sia andata esaurita in brevissimo tempo e che la casa editrice padovana abbia deciso di puntare sul volume stampandone una seconda edizione. Il secondo volume con nuovi itinerari è in arrivo. Stay tuned!

Silvia Fabbi

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