Afghanistan: voci e volti dai confini, incontro a Verona con One Bridge to Idomeni

La onlus veronese One Bridge to Idomeni torna a parlare di Afghanistan e dei nodi irrisolti attorno a quel che è successo e continua ad accadere alle persone in fuga da questo paese e a quelle respinte ai confini europei. Se ne parlerà nell’incontro “Afghanistan: voci e volti dai confini” sabato 2 ottobre 2021, a partire dalle ore 16 a Forte Sofia in via Monte Novegno a Verona.

Nelle scorse settimane, spiega la onlus veronese, a partire da luglio, si è assistito a un paradosso: il popolo afghano non è più visto come un invasore alle nostre porte, ma come una vittima da salvare, qualcuno da tutelare dalla barbarie. In pochissimo tempo ci si è dimenticati dei respingimenti che le polizie di frontiera europee compiono, ogni giorno, sulla pelle delle persone in viaggio, di cui una buona parte proviene dall’Afghanistan. In pochissimo tempo sono stati chiesti, giustamente, corridoi umanitari per chi fosse in pericolo, dimenticandosi che il pericolo è anche qui, sul confine italiano che guarda ad Est.

Insieme ai volontari e volontarie di One Bridge to Idomeni, i primi ospiti saranno i fondatori dell’associazione Linea d’Ombra ODV, Lorena Fornasir e Gian Andrea Franchi, impegnati costantemente nella cura delle persone in movimento che arrivano a Trieste attraversando le violenze e i soprusi delle polizie di frontiera sulla rotta balcanica. In seguito, verrà proiettato il cortometraggio “Umar” di Francesco Cibati che, oltre alla consapevolezza “di ciò che accade alle frontiere” vuole arrivare a instaurare un’”empatia”, necessaria “a dipingere in modo corretto e dignitoso il suo presente, la sua volontà di riscatto e i suoi desideri, al netto di un passato di violenza da dimenticare”. Infine, alle 21, il giornalista Claudio Locatelli tornato da pochi giorni dall’Afghanistan dove ha documentato in presa diretta, ascoltando e riportando la voce di molti testimoni, la presa del potere da parte dei talebani.

Durante l’evento sarà possibile consegnare il materiale per la raccolta di beni alimentari e igienico sanitari che One Bridge to Idomeni ha organizzato. Le donazioni raccolte saranno destinate alle persone migranti presenti a Corinto, in Grecia, dove l’associazione gestisce diverse attività, tra cui un community centre con lezioni di lingua e distribuzione di beni di prima necessità.

L’evento è organizzato in occasione del 3 ottobre, Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione, costituita dal governo italiano nell’anniversario della strage di Lampedusa, uno dei tanti naufragi del Mediterraneo in cui persero la vita 368 persone.

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Foto di Sohaib Ghyasi da Unsplash

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