Ai Weiwei, Pechino oscura il suo sito

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E’ durato solo 24 ore l’esperimento di Ai Weiwei: l’artista dissidente cinese costretto ai domiciliari aveva piazzato quattro telecamere in casa per riprendere la sua vita.

Un modo per irridere censura e limitazioni alla libertà personale. L’abbiamo spiato per 24 ore (beato il governo di Pechino che lo fa tutti i giorni), fatto tempo a raccoglierne un frame. Poi, scrive la Bbc, le autorità cinesi hanno chiamato Ai Weiwei ordinandogli la rimozione.

“Non so perché l’hanno fatto – ha dichiarato alla Bbc -. D’altra parte non so nemmeno perché mi hanno imprigionato per 81 giorni…”

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