La vita fuori dal tempo degli Amish nella contea di Lancaster

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Trovandosi a passare nella contea di Lancaster in Pennsylvania, a un’ora di treno da Filadelfia, la sesta città più popolosa degli Usa, e a 250 chilometri da New York, la città che non dorme mai, si noterà uno stile di vita di alcuni abitanti agli antipodi rispetto agli standard occidentali. Vicino ai comuni mezzi motorizzati come auto e trattori, vicino a bar e negozi in cui passano i cavi dell’elettricità, si incontrano donne che indossano abiti seicenteschi a tinta unita di color pastello con un cappello bianco in cui è raccolta la folta chioma. Sui campi, uomini con la lunga barba arano i campi in maniera manuale, con aratri trainati da cavalli. Andando in estate si può vedere come molti di loro siano a piedi nudi, anche se le temperature sfiorano i 30 gradi e l’asfalto è bollente. Sono gli Amish.

Le radici nella Germania del Cinquecento

Gli Amish sono un gruppo religioso che affonda le sue radici nell’anabattismo, un movimento che nacque nel Sedicesimo secolo all’interno del protestantesimo. Il 31 ottobre 1517 il monaco agostiniano Martin Lutero affisse nel Castello di Wittenberg, in Germania, le sue celebri 95 tesi dando avvio alla Riforma protestante. In un momento in cui le gerarchie vaticane avevano l’egemonia sulla cultura religiosa, essendo la Bibbia scritta in latino e la maggior parte del popolo ignorante, Lutero funse da contraltare criticando l’agire della Chiesa spesso in contrapposizione con i dettami del testo sacro.

Tra i punti più importanti della riforma c’erano l’accesso egualitario alla Bibbia senza nessun intermediario, il rifiuto di ogni organizzazione gerarchica e la salvezza dell’uomo attraverso la fede in Cristo e non per mezzo delle sue opere. Grazie all’invenzione della stampa a caratteri mobili da parte di Gutenberg attorno al 1450, Lutero fu il primo a tradurre la Bibbia in lingua tedesca e a diffonderla in Germania e in Europa.

Il credo estremo degli anabattisti

Tuttavia, all’interno del movimento protestante, si delineò nel giro di qualche anno un’altra corrente interna che interpretava alcuni dettami religiosi in maniera diversa. Tra questi, due furono quelli che segnarono la spaccatura più profonda. Il primo stabiliva che il battesimo doveva essere fatto da adulti, quando la persona sceglieva di aderire completamente alla fede cristiana in modo consapevole. Il secondo sanciva la totale separazione tra Stato e Chiesa che nella vita pratica si traduceva nel rifiuto di cariche pubbliche, politiche e del servizio militare.

L’adesione a questi dettami contrappose la nuova corrente a cattolici e protestanti, che la rinominarono anabattista, dal greco “battezzare di nuovo”. Gli stessi stati europei cercarono di limitare il diffondere di questo movimento i cui membri rifiutavano il servizio militare, in un momento in cui si era alla costante ricerca di nuove reclute per le guerre europee. A quel tempo gli anabattisti abitavano in Svizzera, Alsazia e Paesi Bassi e contro di loro cattolici e protestanti iniziarono una feroce persecuzione.

casa amish

Da Menno Simons a Jakob Ammann

Più l’oppressione cresceva, più il movimento rimaneva coeso, anche grazie alla proliferazione interna di gruppi, tra i più importanti i Mennoniti, gli Hutteriti e Fratelli Svizzeri. I Mennoniti furono quelli da cui si generò il movimento Amish. Vennero creati nel 1536 dal sacerdote Menno Simons che fondò questa Chiesa anabattista sui principi della non-violenza e del pacifismo.

Tuttavia nella seconda metà del Seicento iniziò a delinearsi all’interno dei Mennoniti un movimento più integralista guidato dal vescovo svizzero Jakob Ammann fuggito in Alsazia a causa delle persecuzioni. Jakob Ammann rimproverava a Mennon e ai suoi seguaci il fatto di non applicare in maniera severa il Meidung, ovvero la messa al bando per i peccatori battezzati in età adulta. Secondo Ammann occorreva un’applicazione rigida come esempio per i seguaci e conseguentemente per tutelare le pratiche e il credo della comunità. Nel 1693 nacque il movimento religioso degli Amish, dal nome del vescovo scissionista.

Dall’Europa al nuovo mondo

Queste spinte verso una Chiesa libera, basata sui valori della povertà, dell’uguaglianza, del pacifismo, non si stavano verificando solo in Alsazia, Svizzera, Paesi Bassi, ma anche in altri stati come l’Inghilterra. Qui si era sviluppato il movimento dei quaccheri, che similmente agli anabattisti predicava l’uguaglianza e il rifiuto del servizio militare e per questo anche loro fortemente perseguitati. Tra i seguaci dei quaccheri c’era William Penn, un nobile inglese la cui famiglia aiutò economicamente il Re d’Inghilterra Carlo II a restaurare il potere nel 1661, dopo la parentesi della Repubblica di Oliver Cromwell.

Per sanare il suo debito la corona britannica cedette a Penn vasti possedimenti sulla Costa Orientale dell’America del Nord. Le terre furono chiamate Pennsylvania, “foresta di Penn”. William Penn giunse dall’altra parte dell’Atlantico con una comunità di quaccheri per sfuggire alle persecuzioni e qui fondò Filadelfia, dal greco “Città dell’Amore Fraterno”. L’idea dell’inglese era quella di costruire una terra libera in cui le varie comunità potessero vivere nel rispetto e nell’aiuto reciproco, in linea con i dettami della fede cristiana, quello che passò alla storia come “Santo Esperimento”. Negli anni 20 del Settecento le comunità anabattiste perseguitate iniziarono a migrare dall’altra parte dell’oceano, tra queste anche i Mennoniti e gli Amish che si insediarono inizialmente in Pennsylvania, Ohio e Indiana e successivamente in altre zone del Paese.

Oggi non ci sono più Amish in Europa.

Una vita separata dagli “English men”

Ripercorrere le origini e i valori religiosi su cui si fondano gli Amish e in particolare il Battesimo in età adulta, l’uguaglianza, la totale separazione tra Stato e Chiesa, la salvezza attraverso la fede in Cristo, il pacifismo, è imprescindibile per apprendere appieno gli aspetti culturali di una comunità che nel Ventunesimo secolo sembra vivere completamente in controtendenza, specialmente considerando il fatto che molti di loro si trovano negli Usa, a 250 chilometri da New York.

Gli Amish parlano due lingue: l’inglese e il Pennsylvania Dutch. I bambini apprendono inglese fin dall’infanzia a scuola e tutti i membri lo usano per comunicare con persone esterne alla comunità, come altri residenti della contea, Mennoniti, turisti, nello svolgimento di attività commerciali. In ambito familiare e tra i membri stessi della comunità si usa invece la lingua madre: il Pennsylvania Dutch, un dialetto tedesco sviluppatosi in America nel Settecento a seguito dell’ondata di anabattisti che lasciarono l’Europa centrale a causa delle persecuzioni. È interessante notare che gli Amish chiamano tutte le persone esterne alla loro comunità English man, uomini inglesi, anche quando si tratta di turisti. Anche questo è un retaggio della loro storia dal momento che durante le prime ondate migratorie gli Usa non erano ancora uno stato indipendente e quella parte di territorio era colonia inglese.

Come sono organizzate le comunità Amish

Gli Amish vivono divisi in distretti. Ogni distretto conta dalle 15 alle 20 famiglie. Nonostante questa comunità si basi sull’idea di una società egualitaria e senza gerarchie, ogni distretto elegge dei leader spirituali, figure che guidano gli aspetti religiosi della vita comunitaria. In cima a tutti c’è il vescovo, “il servitore della Chiesa”, e sotto di lui due ministri, “i servitori del libro”, e un diacono, “il servitore dei poveri”. La loro funzione è quella di organizzare riti religiosi e nel caso del vescovo guidare la comunità. Non percepiscono alcuno stipendio da questa attività, nella vita di tutti i giorni si dedicano alle loro famiglie e al loro lavoro.

agricoltura amish

Rumspringa

L’interpretazione stringente della Bibbia ha plasmato tutta una serie di aspetti e rituali religiosi che inevitabilmente si riflettono sulla vita quotidiana. Il battesimo viene somministrato in età adulta e non da bambini, nella convinzione che questa scelta debba essere consapevole e sentita. Questo rito rappresenta una pietra miliare nella vita degli Amish, un momento di passaggio che sancisce la completa adesione ai dettami della vita comunitaria. Di solito l’età in cui si decide di effettuare il rito è compresa tra i 18 e i 21 anni. Prima di effettuare il grande passo ogni persona ha a disposizione un periodo di tempo per entrare in contatto con il mondo moderno.

In questo periodo chiamato Rumspringa, letteramente “saltare in giro” i giovani Amish possono provare una serie di attività altrimenti vietate nella comunità: andare al cinema, in discoteca, suonare strumenti musicali, bere alcolici, fumare, prendere la patente, condurre un veicolo, salire su un aereo, usare un cellulare senza internet per messaggi e chiamate. Le ragazze effettuano il Rumspringa tra i 15 e i 17 anni, mentre i ragazzi tra 17 e 19 anni. Al termine l’80-90% dei giovani decide di battezzarsi ed entrare ufficialmente nella comunità Amish.

Amish si nasce, non si diventa

Il matrimonio rappresenta la seconda pietra miliare nella vita di un Amish, il secondo giuramento fatto di fronte a Dio e quindi destinato a durare fino alla morte. I matrimoni non sono combinati, i giovani hanno piena libertà di scelta del loro partner. Il requisito imprescindibile è che il futuro marito o la futura moglie deve essere Amish. In caso di un English Man, la persona dovrà allontanarsi dalla comunità perché altrimenti rischierebbe di contaminare la stessa con abitudini del mondo moderno da cui gli Amish si distaccano. Questo si basa sul concetto fondamentale che Amish si nasce, non si diventa. La famiglia è alla base della comunità. I figli sono visti come un dono di Dio quindi l’aborto, come anche il divorzio, è vietato. Lo studio demografico del 2017 “Reviving the Demographic Study of the Amish” mostra il livello di natalità delle famiglie. Seppur variando tra distretti il tasso rimane elevato. È il caso della Geauga County in Ohio con un numero medio di gravidanze pari a 7,7 nel 1993, sceso a 6,9 nel 2014, indice di un iniziale uso delle misure per il controllo delle nascite.

Uno dei principi religiosi su cui si fonda l’intera esistenza della comunità è che la vita terrena è un momento passeggero verso l’aldilà. Quindi tutta la loro esistenza è concepita in funzione della vita ultraterrena. I cimiteri ben riflettono questo aspetto. Ci sono semplici lapidi grezze sotto cui sono seppelliti i defunti.

cimitero amish

Il battesimo, il matrimonio, il funerale, come anche le messe domenicali sono celebrate nelle case delle famiglie Amish. Non esistono chiese perché, in base alla loro interpretazione del testo sacro, ciò che realmente importa non è il luogo fisico ma sono i fedeli. Le messe si celebrano ogni domenica, a rotazione in casa di una famiglia. Durano circa 4 ore dalle 8.30 alle 12.30 e per la maggior parte del tempo sono cantate intonando inni nel dialetto del Pennsylvania Dutch. La disposizione dei membri non è causale. Ci sono due file parallele di panche, da un lato siedono le donne e dall’altro gli uomini. Coloro che dovranno svolgere i sermoni si siedono vicino all’entrata. Al termine del rito la donna della casa allestisce una tavola con pietanze semplici: pane, torta di mele, limonata. Il principio della semplicità e dell’uguaglianza è alla base della vita comunitaria e preparare pasti elaborati potrebbe mettere in soggezione famiglie più modeste.

La domenica pomeriggio è dedicata alla socializzazione. I bambini giocano tra di loro, di solito a baseball e calcio. Non è radicata la concezione di vincitore e perdente, il gioco è solo per divertimento. I genitori si ritrovano per parlare del futuro raccolto o altre tematiche della comunità. I giovani colgono l’occasione per conoscersi e frequentarsi in vista di un potenziale partner da scegliere per tutta la vita. Ogni cosa rappresenta una tessera che si incastra perfettamente fino a formare un quadro definito di una comunità inserita nel mondo moderno, ma che mantiene strette e protette le proprie tradizioni.

Capelli e vestiti: vivere secondo i dettami dell’Ordnung

La vita quotidiana degli Amish è regolata dall’Ordnung, Ordinamento, una serie di leggi non scritte tramandate oralmente le cui basi sono state gettate dal fondatore stesso della comunità Jacob Ammann. L’Ordnung regola il modo di vestire, il rapporto con la tecnologia e il lavoro. Per coloro che hanno deciso di battezzarsi il non rispetto di questi precetti significa andare incontro al Meidung ovvero alla scomunica e all’allontanamento dalla comunità.

L’abbigliamento segue norme ben precise. Prima del matrimonio sia bambini che ragazzi portano capelli corti e viso rasato. Solo dopo il matrimonio l’uomo si lascia crescere la barba. In nessuno dei due casi portano i baffi. Una delle ragioni è che questi ricorderebbero gli ufficiali dell’esercito, in contrapposizione alla loro visione di pacifismo lontana dalla vita militare. L’abbigliamento è semplice: camicie dal colore tenue, di solito azzurro, pantaloni lunghi di colore scuro, bretelle in quanto la cintura è considerata troppo mondana e cappello a tesa larga di paglia. Le donne hanno capelli lunghi che non si tagliano mai, la riga centrale che li divide e sono raccolti in uno chignon. Dopo i 15 anni portano un cappellino bianco a forma di cuore. Vestono abiti lunghi monocromatici dal colore tenue, di solito celeste, verde, viola. A volte anche un grembiule nero.

L’elettricità? Solo nei granai

Il rapporto con la tecnologia, insieme al modo di vestire, è sicuramente l’aspetto che suscita maggiormente la curiosità e le domande dei viaggiatori che si trovano a passare per una comunità Amish come quella della contea di Lancaster. Un Amish nella propria casa familiare non può usare l’elettricità, il televisore, la radio, il cellulare, il computer, l’automobile e altri strumenti tecnologici. A prima vista potrebbe sembrare surreale dal momento che vivono in un ambiente industrializzato. Come sempre va contestualizzato nel loro sistema di credenze. Per un Amish nella vita terrena è importante il duro lavoro, perché questo sarà ricompensato nella vita ultraterrena. Di conseguenza, al fine evitare distrazioni, occorre una separazione con il mondo moderno che si traduce in tutta queste serie di restrizioni, anche se con delle eccezioni. L’elettricità è vietata in casa, ma permessa nei granai, anche se la maggior parte delle volte è generata da batterie.

Niente auto, solo trattori

L’Amish non può guidare auto ma può farsi trasportare e usare mezzi pubblici come autobus e treni. Non può prendere l’aereo perché questo comporterebbe una grande distanza dalla comunità con il rischio di incrinarne il legame. Il mezzo di trasporto più usato è il buggy, il carro trainato da cavalli.  I trattori non sono ammessi nel lavoro quotidiano dei campi ma possono essere usati per costruire i granai. Non ci sono strumenti tecnologici nelle case, ma possono essere usati nei negozi per le attività commerciali, come fotocopiatrici e registratori di cassa.

Quello che stupisce degli Amish è che da una parte sono rimasti fedeli ai principi originali del movimento, dall’altra hanno cercato di adattarsi ai cambiamenti tecnologici. Non è stato così per gli altri movimenti anabattisti che si sono sviluppati nel XVI secolo, tra questi i Mennoniti. È facile distinguere quest’ultimi dagli Amish in quanto seppur fedeli al credo originale hanno seguito le orme della modernizzazione: hanno l’elettricità in casa, guidano macchine, usano i trattori per lavorare i campi, indossano vestiti non monocromatici ma con diverse fantasie.

Uno studio in collaborazione tra l’Università statale dell’Ohio e l’Università di Padova ripercorre le l’evoluzione di questa società contadina. Originariamente gli Amish erano noti per essere ottimi agricoltori e allevatori. Quando emigrarono in America avendo molta terra a disposizione continuarono la tradizione costruendo vicino alla casa familiare il granaio. Il lavoro nei campi è rigorosamente manuale, fatto con aratri trainati da cavalli. Per gli Amish il duro lavoro all’aria aperta significa entrare in contatto con la natura e di conseguenza con Dio. Non vengono usati fertilizzanti, ne deriva un’alimentazione sana a chilometro zero.

Cibo Amish

Passeggiando per la contea di Lancaster, in Center Street, si trova Stoltzfus Meats, uno dei migliori ristoranti Amish, che serve ogni giorno carni fresche, formaggi e zuppe fatte in casa. Qui si può assaggiare una delle specialità di Filadelfia, il Philly Cheesesteak, a base di carne di manzo con formaggio fuso. Come spiega Andrea Borella nel suo libro “Gli Amish”, ad oggi la disponibilità di appezzamenti terreni si è ridotta e l’alto tasso di natalità li ha spinti verso altre attività.

Prima di tutto la falegnameria. Gli Amish realizzano mobili e altre lavorazioni in legno di altissima qualità. Nella contea di Lancaster si possono ammirare negozi di artigianato in legno, come Kings Amish Furniture proprio di fronte al ristorante Stoltzfus e Snyder’s Furniture a circa 600 metri in East Newport Road. Altri hanno aperto botteghe in cui commerciano prodotti artigianali come dolci.

È il caso di Taylor Chip Cookies, dove delle signore Amish cucinano tante varietà di biscotti. Altri ancora hanno allestito banchetti ai lati della strada in cui vendono ortaggi freschi. Le donne da novembre a febbraio tessono a mano il famoso quilt, una pregiata trapunta a tre strati decorata con motivi geometrici, anche questi destinati alla vendita. All’interno dei distretti gli Amish vivono insieme agli autoctoni americani e ad altre comunità come i Mennoniti. Per cui è usuale vedere all’entrata di un negozio una macchina parcheggiata vicino ad un carro con cavalli. Ma con tutti coloro che non sono Amish intrattengono relazioni solo di carattere commerciale, non sociale.

artigianato amish

L’educazione solo fino alle scuole medie

Anche il sistema educativo va approfondito nella visione olistica di questa comunità. I bambini frequentano le scuole primarie dal primo all’ottavo grado, che equivale alle elementari e medie. Dopo di che gli studi terminano, non ci sono le scuole superiori e le università, i giovani affiancheranno i rispettivi genitori per apprendere il necessario ai fini della comunità. Alla luce di questo le materie insegnate sono basiche: matematica per fare i calcoli, inglese per poter comunicare con gli English Men, lettura e scrittura per le attività quotidiane.

In ogni distretto c’è una scuola formata da un unico ambiente. Le classi non sono divise in base ai gradi, ma i bambini di qualsiasi livello sono riuniti nella stessa aula. Le insegnanti sono donne ancora non sposate la cui conoscenza stessa è limitata. La gestione della scuola, come la pulizia e la scelta degli insegnati è fatta dalla comunità e questo aggiunge un altro tassello al quadro, quello della solidarietà. Per gli Amish è fondamentale il sostegno reciproco tra famiglie. Se succede una disgrazia come la morte di una persona cara, sono gli altri membri della comunità a prendersi cura dei campi e delle altre attività, fino a quando la famiglia colpita non ha ripreso la normalità.

Vecchio Ordine

Gli Amish della contea di Lancaster sono quelli rimasti più fedeli alla tradizione e per questo sono chiamati del Vecchio Ordine. In altri stati americani ci sono distretti che cominciano ad adottare misure meno stringenti introducendo più tecnologie nella vita quotidiana. Resta sorprendente come dopo tre secoli questo movimento anabattista continui ad applicare i propri dettami religiosi alla vita quotidiana. Allo stesso tempo i numeri stanno aumentando.

Secondo le statistiche dello Young Center for Anabaptist and Pietist Studies la popolazione Amish raddoppierebbe ogni 20 anni. Negli Usa nel 2020 erano 350 mila, con la Pennsylvania in testa (81500 Amish), seguita dall’Ohio (78280 Amish). Dato l’alto tasso di fertilità si stima che nel 2050 raggiungeranno 1 milione di persone. Tante domande restano aperte. In un mondo in continua evoluzione dove i trend globali parlano di digitalizzazione, intermobilità dei trasporti, green economy ma anche investimento sul capitale umano con elevata scolarizzazione, gli Amish continueranno ad adattarsi senza perdere la loro unicità? Resta da vedere se il divario tra questi mondi così diversi diventerà incolmabile o se il delicato equilibrio continuerà a mantenersi.

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