August Wilson Project: l'Italia scopre il più importante drammaturgo afroamericano del '900

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August Wilson è considerato il più importante drammaturgo afroamericano del Novecento. Definito “the theater’s poet of Black America”, vincitore per due volte del Premio Pulitzer, con il suo American Century Cycle ha lasciato una serie di dieci opere teatrali che offrono uno sguardo completo, decennio per decennio, sull’eredità e l’esperienza degli afroamericani nel corso del XX secolo, tra cui lo sfruttamento, le relazioni razziali, l’identità, la migrazione, la discriminazione.

Ora il centro di produzione teatrale La Piccionaia di Vicenza omaggia questa figura con “The Wilson Project”, che si propone di promuovere in Italia la conoscenza e la comprensione della figura e dell’opera del drammaturgo nato a Pittsburgh il 27 aprile 1945 e morto a Seattle il 2 ottobre 2005. Portando per la prima volta nel nostro paese un suo spettacolo, con un cast interamente afroitaliano. E accompagnando la “scoperta” con un ciclo di film, incontri con le scuole e approfondimenti sulla cultura afroamericana.

Il progetto è sostenuto dal Consolato Generale Usa di Milano e realizzato da La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale con i partner August Wilson Legacy LLC, Università degli Studi di Padova – DiSLL Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari, e University of Pittsburgh – European Studies Center.

Cast afroitaliano per la prima di Jitney

Il progetto culminerà con la presentazione per la prima volta, venerdì 12 maggio 2023 alle 21 al Teatro Astra di Vicenza (nell’ambito di Terrestri, la rassegna curata dal Centro di Produzione Teatrale La Piccionaia per il Comune di Vicenza), della versione italiana di un’opera di August Wilson: Jitney. L’allestimento prenderà il nome di Jitney di August Wilson, sarà diretto da Renzo Carbonera e interpretato da un cast interamente composto da attori italiani di origine africana: Alessandra Arcangeli, Yonas Aregay, Maurizio Bousso, Germano Gentile e Aaron Tewelde.

«Questa è la più seria introduzione ad una delle opere teatrali di mio marito, in un’altra lingua, che sia mai stata fatta in qualsiasi parte del mondo – commenta Constanza Romero-Wilson, moglie di August Wilson e direttrice esecutiva della August Wilson Legacy LLC, a cui August ha lasciato in carico la sua proprietà letteraria –. Perché Jitney, in particolare? Perché è un’opera che parla di duro lavoro, il lavoro che ciascuno faceva per rimanere vivo e sopravvivere in circostanze avverse. I personaggi, meravigliosamente resi, hanno sogni ambiziosi per il loro futuro e orgoglio per la loro comunità. Gestiscono una stazione di servizio di taxi abusivi in una zona di Pittsburgh che non è servita dalle compagnie di taxi di proprietà dei bianchi. Grazie all’humor e alla voce poetica unica di August entriamo nel mondo complesso degli autisti, i modi che trovano per negoziare le idee della società sulla mascolinità, la lotta per l’autodeterminazione in un mondo ingiusto, e la speranza che esiste ancora attraverso il mutare dei tempi».

Un momento dello spettacolo Jitney di August Wilson

Un momento dello spettacolo Jitney di August Wilson

Il percorso di avvicinamento

Ad accompagnare il processo produttivo dello spettacolo, un programma di attività di approfondimento e coinvolgimento del pubblico. A partire dalle residenze teatrali About Wilson (16 febbraio – 3 marzo) a Villa Manin, Udine, in collaborazione con CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, con Carrozzerie n.o.t. a Roma (30 marzo – 5 aprile) e al Teatro Astra di Vicenza (3 maggio – 12 maggio).

A queste si aggiungono quattro proiezioni curate dal Circolo del Cinema di Verona al Cinema Araceli di Vicenza e dedicate a quattro registi afroamericani (19 e 26 aprile e 3 e 10 maggio, alle 21). Sono previsti poi un percorso di approfondimento, esperienziale e creativo, dedicato alle studentesse e agli studenti della scuola superiore, e quattro webinar con esperti nazionali e internazionali, italiani e statunitensi, tra i quali Igiaba Scego e Ngofeen Mputubwele, in programma dal 7 marzo al 18 aprile 2023, alle 18, in diretta streaming sul canale YouTube La Piccionaia.

Il Black History Month sbarca a Vicenza

Febbraio è il mese dedicato alla storia delle persone di origine africana e alla storia della diaspora africana. Istituita nel 1976 negli Stati Uniti, dove prende il nome di Black History Month o African-American History Month, questa celebrazione ricorre nel mese di nascita dell’abolizionista Frederick Douglass e del presidente Abraham Lincoln, firmatario nel 1863 della Proclamazione d’Emancipazione dalla schiavitù negli Stati Uniti d’America. Dagli Stati Uniti, dal Canada e dal Regno Unito, il Black History Month si sta diffondendo in sempre più paesi del mondo, tra cui l’Italia, in particolare grazie al progetto “Black History Month Florence” dell’Associazione Culturale BHMF.

The Wilson Project rende omaggio al Black History Month con Black History Month Vicenza, un evento speciale che si terrà al Teatro Astra venerdì 24 febbraio alle 18.30. Parole e musica, tra August Wilson e Nina Simone: l’uno, il più grande drammaturgo afroamericano del XX secolo, l’altra, la più grande interprete blues e jazz, oltre che instancabile attivista per i diritti civili. Il risultato è un reading-concerto, diretto da Renzo Carbonera, in cui gli attori Alessandra Arcangeli e Aron Tewelde interpretano alcuni estratti da Jitney, incentrati sui personaggi di Rena e Youngblood, e la stessa Alessandra Arcangeli propone dal vivo una selezione di brani dal repertorio di Nina Simone. In conclusione, Renzo Carbonera converserà con Riccardo Brazzale, direttore d’orchestra, compositore e musicista, direttore artistico del festival Vicenza Jazz – New Conversations.

I sostenitori

«Il Consolato Generale degli Stati Uniti a Milano è orgoglioso di sostenere ‘The Wilson Project’ ideato da La Piccionaia – spiega Anthony Deaton, Console per Stampa e Cultura, Consolato Generale degli Stati Uniti a Milano – ed è entusiasta di vedere uno dei più grandi drammaturghi americani portato in scena per la prima volta in assoluto in una prima traduzione italiana. August Wilson è stato un gigante della letteratura, i cui drammi hanno descritto l’esperienza afroamericana del XX secolo in modi strazianti, umoristici e poetici che hanno celebrato la cultura, e allo stesso tempo affrontato il razzismo in America. È ideale che questo progetto venga lanciato durante il Black History Month, un mese in cui gli Stati Uniti rendono omaggio ai trionfi e alle lotte di generazioni di afroamericani che hanno combattuto per i diritti civili, arricchito il patrimonio culturale americano e sono stati pionieri nel mondo degli affari, della scienza, e della politica. Tuttavia, August Wilson non illustra solo la realtà americana; le sue opere colgono verità universali. Siamo certi che Jitney offrirà al pubblico italiano molti spunti per divertirsi e riflettere. Speriamo che lo spettacolo e il progetto Wilson nel suo insieme – continua il console Deaton – suscitino il tipo di conversazioni aperte e talvolta difficili a cui tutti noi dobbiamo prendere parte per rendere le nostre società più democratiche, più inclusive e più eque per tutti».

«L’obiettivo è mettere in scena e presentare Jitney di August Wilson sui palcoscenici italiani, combinando il processo di creazione e fruizione con un programma di approfondimento e sviluppo del pubblico – spiega Nina Zanotelli, Direttrice Progetti e Programmazione La Piccionaia Centro di produzione teatrale –. Il progetto sarà rivolto a un’ampia gamma di destinatari e sarà legato alla figura, all’opera e alla lingua di Wilson, nonché al contesto culturale e sociale in cui egli ha vissuto e operato, anche in relazione alle sfide della società contemporanea. Inoltre, il progetto promuoverà la visibilità delle persone con background multiculturale, che svolgono un ruolo da protagonisti all’interno della vita pubblica, nel teatro in questo caso, e l’innovazione e il valore socio-culturale del teatro e dell’arte».

Il cinema e August Wilson

Nel corso degli anni, tre opere dell’American Century Cycle sono state adattate per il cinema, con i film The Piano LessonFences e Ma Rainey’s Black Bottom, usciti rispettivamente nel 1995, 2016 e 2020 (solo gli ultimi due disponibili con sottotitoli in italiano). Esperienze, però, che non consentono al pubblico italiano di conoscere l’opera di August Wilson nella sua dimensione originaria, quella teatrale.

August Wilson, Hester's Grocery, courtesy of August Wilson Legacy LLC

August Wilson, Hester’s Grocery, courtesy of August Wilson Legacy LLC

Il supporto scientifico delle università

«Nel mese di luglio 2022, il Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari (DiSLL) dell’Università degli Studi di Padova ha organizzato l’evento Avvicinamento al mondo afroamericano (allestimento teatrale di un’opera di August Wilson) – spiegano Anna Scacchi e Fiona Dalziel, Università degli Studi di Padova –. August Wilson, considerato il più importante drammaturgo afroamericano, è ancora poco conosciuto in Italia. La prima traduzione di Jitney avviene nel 2021 grazie al lavoro di una studentessa magistrale dell’Università di Padova, sotto la supervisione di esperte in letteratura anglo-americana, lingua inglese, lingua e letteratura italiana e traduzione letteraria».

«Tradurre Jitney per me è stata un’esperienza incredibile – afferma Angela Soldà, Università degli Studi di Padova –. Ho avuto l’opportunità di conoscere August Wilson e il suo lavoro, e anche di parlare con sua moglie, Constanza Romero, che mi ha aiutato a capire meglio la sua vita e come ha tradotto il suo vissuto nelle sue opere. Tradurre la lingua afroamericana in italiano non è stata un’impresa semplice, ancora di più perché il testo non deve solo essere letto ma anche messo in scena. Leggendolo ho cercato di catturare il ritmo delle frasi per capire come riprodurlo nella mia lingua. Non so nemmeno quante volte mi sono chiesta se ciò che scrivevo suonava strano. Leggi la tua traduzione talmente tante volte che ad un certo punto la devi lasciar decantare perché non ne puoi più. Adesso però non vedo l’ora di vederla interpretare sul palcoscenico».

«Siamo onorati di aver avuto un ruolo, anche se piccolo, nel viaggio: di questa produzione di Jitney di August Wilson, assolutamente innovativa, per così tanti aspetti di vitale importanza – commenta Lina Insana, European Studies Center and the Department of French & Italian – University of Pittsburgh –. Il lavoro visionario del team creativo di The Wilson Project porterà il teatro di August Wilson a un nuovo pubblico e tesserà un nuovo filo nell’arazzo culturale italiano, mettendo in scena le storie di Becker, Youngblood, Booster e Rena per la prima volta in una lingua europea».

Lina Insana conclude riportando le congratulazioni di Kornelia Tancheva, direttrice del Sistema Bibliotecario dell’Università di Pittsburgh, la casa dell’Archivio August Wilson, «per questo risultato epocale: Jitney ha debuttato a Pittsburgh nel 1982, quindi è molto emozionante assistere a questo debutto di Jitney in italiano, a Vicenza. Amiamo l’energia creative e lo spirito che siamo sicuri I nostri amici italiani porteranno nella performance e siamo impazienti di supportare imprese simili nel futuro».

«Per la prima volta un testo teatrale di August Wilson – commenta il regista Renzo Carbonera –, uno dei più importanti autori americani, e di sicuro il più prolifico e determinante autore teatrale afroamericano di sempre, viene tradotto dalla lingua originale in un’altra lingua, nella fattispecie in italiano, e viene messo in scena con un cast interamente afro-italiano. Il ritmo della drammaturgia di Wilson si rifà tipicamente al jazz e all’hip-hop, sia nei dialoghi che nei lunghi monologhi, e quello che succede di importante spesso non si vede, accade fuori dalla cornice scenica. Tenendo conto di queste peculiarità, lavoreremo molto sulle questioni che vogliamo sollevare con la nostra trasposizione e sugli elementi di confronto e di attualità riferiti al contesto italiano che vi abbiamo ritrovato: la sindrome dell’accerchiamento, la leva della paura nelle comunità che provoca un isolamento ancora maggiore delle minoranze, lo stordimento diffuso dovuto alla mancanza di visione e all’incapacità di condivisione, le riflessioni che suscitano i termini stessi di comunità e di isolamento».

«È un piacere tornare ad incontrare il consolato generale Usa con un progetto – sottolinea l’assessore alla cultura del comune di Vicenza Simona Siotto – che promuove e consente di conoscere il teatro americano grazie alla Piccionaia che ha disegnato un progetto innovativo e di respiro internazionale che sarà rappresentato anche a Vicenza nell’ambito della rassegna Terrestri curata proprio da Piccionaia per il Comune».

Foto di copertina: August Wilson Portrait Seattle Rep_courtesy of August Wilson Legacy LLC

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