Calamai, lo "Schindler dei desaparecidos", mercoledì a Padova

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Per Enrico Calamai, console italiano in Argentina ai tempi del regime, il genocidio in corso era ben conosciuto e tacitamente approvato anche nel nostro Paese. Come abbiamo ricordato in questo pezzo, fu un genocidio appoggiato da stragisti e piduisti. Calamai col suo lavoro, rischioso, ha salvato almeno trecento giovani che altrimenti sarebbero spariti, “desaparecidos” come tanti altri. Per molti è uno “Schindler” italiano ma, non avendo mai evitato critiche al comportamento italiano, non ha mai ricevuto un riconoscimento per questo suo agire.

O meglio, un riconoscimento c’è: ogni volta che va a parlare in qualche aula, come domani, mercoledì, nell’aula N di via del Santo 12 , 12.30, (dipartimento di Scienze Politiche) a Padova non si trova un posto a sedere e i ragazzi che lo ascoltano se ne escono più indignati,  per quanto successo, ammirati dal lavoro di Calamai. Per questo motivo chi può farlo non perda l’occasione: attraverso la conoscenza della storia, anche la più dura, cruda, si può costruire un futuro migliore. Ora che Videla è appena morto, sentire Calamai è un modo per evitare che quel passato possa essere sepolto con lui.

 

 

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