Calcio e musica: per la clarinettista Andrea Götsch è una simbiosi perfetta

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Una partita di calcio come una sinfonia: è la storia della giovane clarinettista meranese Andrea Götsch, classe 1994, dall’autunno 2019 primo membro della prestigiosa Orchestra Filarmonica di Vienna e, nel tempo libero, talento sul campo per il team austriaco di seconda divisione Wiener Sport-Club.

Lei è Andrea Götsch, 26 anni, di Maia Alta/Merano. Ha iniziato a suonare il clarinetto a 8 anni; si è diplomata al Conservatorio di Bolzano e si è laureata con lode nel 2018 presso la Musik und Kunst Privatuniversität della città di Vienna. Che la sua carriera musicale fosse appena ai nastri di partenza lo si è capito subito: dopo gli studi al Mozarteum di Salisburgo e a Norimberga, la giovane ha partecipato, vincendo, numerosi concorsi nazionali e internazionali e si è esibita con le orchestre più importanti del mondo. Ma è due anni fa, nell’autunno del 2019, che la sua vita professionale ha preso una svolta e che il suo sogno nel cassetto, finalmente, si è realizzato: con il suo strumento musicale a fiato Andrea Götsch è infatti diventata primo membro dell’Orchestra dell’Opera di Stato di Vienna, ossia è una dei 146 componenti dei Wiener Philharmoniker. La sua prima, grande, esibizione è stata il 1° gennaio scorso, nel tradizionale Concerto di Capodanno, sotto la direzione di Riccardo Muti. Al momento, a causa della pandemia e dello stop forzato agli eventi musicali e ai tour, la giovane artista – come i suoi colleghi – si sta dedicando alle prove. E al calcio.

“Il calcio e il clarinetto si completano a vicenda”
C’è voluto tanto lavoro, molta disciplina, talento e un po’ di fortuna. Tuttavia, “il clarinetto è stato soprattutto un divertimento per me, fin dall’inizio. Già da bambina avevo l’obiettivo di studiare al conservatorio di Bolzano”, ha raccontato qualche tempo fa la meranese alla tv austriaca Orf. Per una dozzina d’anni la giovane ha suonato con la banda musicale di Lagundo, poi ha iniziato a calcare le scene delle più rinomate sale concertistiche: dalla Royal Albert Hall di Londra alla Philharmonie di Berlino, dalla Scala di Milano al Théâtre des Champs-Élysées di Parigi fino al Musikverein di Vienna. Ciò nonostante, non è solo il clarinetto che le fa battere il cuore: anche il pallone. Andrea Götsch, come detto, gioca nel ruolo di difensore per il Wiener Sport-Club, squadra della capitale austriaca che milita nella seconda divisione femminile. “Il calcio e il clarinetto si completano a vicenda”, spiega la 26enne. Già, perché “questo sport non solo mi mantiene in forma, ma rafforza il mio volume polmonare e allena i tempi di reazione”. Attualmente, il calendario in Austria è fermo per il lockdown.

Andrea Götsch: ritratto della sportiva su FIFA
Grazie alle sue qualità sportive (oltre che col clarinetto), la meranese è finita recentemente anche sul portale della FIFA dove racconta che ciò che rende “eccitante” una partita di calcio è quando questa è “equilibrata, a volte favorisce una squadra, a volte quella avversaria”. “Il calcio è entrato nella mia vita ancora prima del clarinetto. Ho iniziato a giocare a sette anni, assieme a mio fratello. Poi sono entrata a far parte di una squadra”. La giovane spiega di trarre “grandi benefici” dal pallone, che l’aiutano ad esprimersi al meglio col clarinetto. “A volte, probabilmente, il calcio è più facile che la musica: sul campo stacco completamente, mi concentro solo sul momento, sul gioco, la palla, la squadra, l’avversario, l’attività fisica. Anche se durante un concerto sono concentrata al 100% nella musica, di solito sono seduta al mio posto, non posso quasi muovermi”. La meranese sottolinea infine che non può fare a meno né del calcio né della musica: “Entrambe sono esperienze uniche, mi danno così tanto che non posso smettere”.

Elmar Burchia

 

Foto di apertura “Wiener sport club”

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