California, lo stato piú inquinato corre ai ripari!

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

Gli Stati Uniti d’America sono famosi per livelli di inquinamento stratosferici, il loro stato piú inquinato é sicuramente la California, terra industriale e agricola. L’inquinamento industriale é sicuramente ben noto, ma anche il clima Californiano, che non prevede un vero inverno spinge gli agricoltori a produzioni intensive che durano tutto l’anno. L’agricoltura biologica é arrivata anche in California ma il ritmo del suo impiego é ancora molto lento in quanto l’agricoltura intensiva é molto piú remunerativa.

Proprio ieri é stata approvata una nuova legge per cercare di ridurre le emissioni inquinanti delle autovetture. In California il numero di veicoli é estremamente alto, penso di non esagerare dicendo che quasi tutti i patentati hanno una macchina. La sensibilizzazione della popolazione su queste tematiche é giá cominciata, e parte della popolazione ha recepito bene il messaggio, infatti sul territorio sono presenti molte macchine ibride (elettriche ed a benzina). Ma questo non basta ancora, infatti lo stato Californiano richiederá ai produttori di vendere vetture ad emissioni molto limitate. Naturalmente la legge prevede tutto questo entro il 2025. Questo provvedimento é volto a spingere le compagnie ad investire ed ad accellerare un progresso che sembra comunque essere giá a buon punto. La California non sará l’unica ad attuare questo regolamento, altri stati sono pronti ad attuare la stessa regolamentazione, tra i quali lo stato di New York ed il New Jersey. Al momento sono presenti regolamentazioni che interessano solo i produttori americani e giapponesi, che sono gli unici a proporre macchine ibride. Gli stessi regolamenti dovranno essere seguiti anche dai produttori tedeschi e coreani che hanno anche loro una buona fetta di mercato. Se falliranno nel seguire i regolamenti i produttori verranno multati o addirittura incorreranno in restrizioni di vendita.

Le nuove regole andranno anche ad impattare le compagnie petrolifere che saranno costrette ad installare nelle loro stazioni di servizio delle pompe per fare “il pieno di idrogeno”. Queste pompe peró sono molto costose (tra 1 e 2 milioni di dollari per pompa), quindi ci si aspetta una rivolta delle compagnie petrolifere, che sappiamo tutti quanto  potenti siano.

Lamentele arrivano da altri fronti, molti si lamentano del fatto che ad esempio gli stati non supportano abbastanza le infrastrutture ad esempio per  la ricarica della batteria, quindi per quanto regolino le industrie loro stessi non fanno molto per migliorare la situazione.

Molti consumatori che magari sarebbero ben disposti a comprare un’auto ibrida non lo fanno perché non gli viene messo a disposizione il giusto ambiente per trarne vantaggio, e finché il prezzo della benzina rimarrá cosí accessibile probabilmente per le compagnie lanciare prodotti ibridi rischia di essere un fallimento.

L’inquinamento resta un problema serissimo, anche l’integritá dei parchi nazionali é a rischio a causa del divampante inquinamento. Qualcosa va fatto, e speriamo che istituzioni e compagnie si muovano nella giusta direzione.

Davide Dal Cengio

Ti potrebbe interessare