Calvi e i misteri del Blackfriars bridge 30 anni dopo

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

Il 18 giugno 1982 a Londra, sotto il Blackfriars bridge, è trovato impiccato Roberto Calvi. E’ l’epilogo di una travagliata avventura finanziaria, cominciata laddove era finita quella di un altro banchiere, Michele Sindona.

Ad accomunare i due, oltre all’iscrizione alla Loggia P2, le loro capacità professionali nel sistema dei mille incroci societari, la politica delle “scatole vuote”, la maestria negli intrallazzi. Nel corso degli anni Calvi crea un impero, giovandosi oltre ai suoi legami piduist, delle entrature che possiede in Vaticano attraverso lo IOR di monsignor Paul Marcinkus – che diventa punto nodale non solo del riciclaggio dei soldi sporchi della criminalità organizzata, ma anche per operazioni internazionali di vario spettro: dal traffico d’armi per la guerra delle Falkland-Malvine al sostegno della dittatura di Somoza, fino al finanziamento del sindacato cattolico polacco Solidarnosc, tanto caro a papa Giovanni Paolo II.

Bruno Maran

Ti potrebbe interessare