Expo Venice, il buco con il contenitore intorno

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Quattro minuti di video. Carino, per carità, ma non così eccezionale. Ve lo mostriamo un po’ per rovinarvi la sorpresa, un po’ per darvi un’idea del meglio che troverete ad Aquae 2015, il salone di Expo Venice cugino dell’esposizone internazionale di Milano. L’ingresso acquistato in biglietteria costa 22 euro con degustazione, quattordici senza. Tantino per il gran poco che troverete all’interno: qualche stanco pannello espositivo su Bibione, la riproduzione di un casone di Caorle, stand inspiegabili (dalle banche alle ditte che producono caffè) e vuoti, Regione Veneto ovunque.

Dicono che si mangi bene (ed è già qualcosa), alla sera fanno musica e c’è uno spazio per eventi. Al centro una sala circolare con il video “mozzafiato” sulla vita degli abissi che vi prende da tutti i lati. Non sorprende che a meno di un mese dall’apertura con Matteo Renzi gli espositori abbiano iniziato a lamentarsi chiedendo eventi e contenuti. Le foto che vedete testimoniano la situazione all’interno di Expo Venice alle 18 di sabato 9 maggio.

La sensazione è che nel complesso  potremmo anche trovarci davanti a un’operazione immobiliare intelligente. Il padiglione, primo nucleo di quella che dovrebbe essere la futura fiera di Venezia (in Veneto come si sa le fiere mancano, i padiglioni scoppiano di manifestazioni e si sente un forte bisogno di costruirne un’altra), è molto bello. Facile da raggiungere, fa dimenticare per un attimo l’obbrobrio del Vega cui sta di fronte. Ci sono pure i parcheggi e potrebbe rappresentare una buona cerniera tra Marghera e Venezia. Però, per l’amor di Dio, qualcuno da qui a ottobre pensi a metterci qualcosa dentro. Altrimenti l’unico messaggio per i turisti stranieri e italiani che ci incappano è quello di un Paese pronto a spennare il primo che passa, una voragine di nulla con un bel contenitore intorno.

 

Lu.B.

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