Radici Future 2030, un festival su impresa e sostenibilità tra Bassano del Grappa e Vicenza

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Incontri culturali, storie d’impresa sostenibile ma anche azioni concrete, come la progettazione di un nuovo parco per diminuire l’effetto isola di calore in città. Sono gli ingredienti della seconda edizione per il festival “Radici Future 2030”, che si svolge a fine settembre 2022 tra Vicenza e Bassano del Grappa. Si tratta di un progetto di Confindustria Vicenza per proiettare il territorio verso nuovi modelli urbani e di business, seguendo la strada tracciata dai 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile definiti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

“Radici Future si sta distinguendo sempre più per l’originalità delle sue proposte in materia di sostenibilità e di convergenza fra scuola e impresa – osserva Andrea Visentin (nella foto), tra gli ideatori del festival “Radici Future 2030” -. Guardiamo lontano, ma partiamo dalla realtà locale per fornire esempi virtuosi da seguire. Il nostro territorio ha recepito l’importanza di questa opportunità e si sta rivelando un ambasciatore straordinario delle buone pratiche necessarie a gettare le basi di un futuro sostenibile”.

“Sui temi dell’economia circolare e della sostenibilità – dichiara Laura Dalla Vecchia, Presidente di Confindustria Vicenza – sia le nuove generazioni che le aziende hanno sviluppato una particolare sensibilità che questo progetto, Radici Future, ha interpretato in maniera originale, offrendo un’importante opportunità di confronto su come possono cambiare gli stili vita e come il mondo economico si muoverà per soddisfare queste nuove necessità”.

I dialoghi culturali dal 27 al 30 settembre

Dal 27 al 30 settembre 2022 le serate della provincia verranno animate dai dialoghi culturali: la prima a Palazzo Bonin Longare a Vicenza, le successive in Villa Rezzonico a Bassano del Grappa, laddove lo scorso anno ha preso il volo il progetto “Radici Future 2030” con l’obiettivo di mettere in rete scuole, aziende, istituzioni e cittadini per ispirare e mettere in campo progetti di valore per il territorio.

Si partirà martedì 27 settembre con la prima data a Vicenza. Nel pomeriggio, dalle 14:30 alle 15:45, Palazzo Bonin Longare ospiterà il digital talk di “Road to Social Change” un progetto lanciato da UniCredit, in collaborazione con AICCON, Politecnico di Milano/Tiresia, POLIMI Graduate School of Management, Fondazione Italiana Accenture e TechSoup. Si parlerà di transizione ecologica ed energetica, di infrastrutture e mobilità sostenibile, declinandole in un’ottica di Sostenibilità Integrale. Attraverso il racconto di esperienze e casi concreti, si cercherà di comprendere come il terzo settore e il mondo imprenditoriale possono essere parte di questo cambiamento. Sarà possibile partecipare all’evento sia in presenza sia in diretta streaming. Le modalità per partecipare in presenza o seguire l’evento in diretta streaming sono disponibili sul sito radicifuture2030.org.

A partire dalle 20:30 la prima serata culturale, con Alex Bellini, esploratore e divulgatore ambientale, e Serena Giacomin, climatologa Meteo Expert e Presidente Italian Climate Network, moderati dalla giornalista Laura Bettini de Il Sole 24 Ore.

Da mercoledì 28 settembre, sempre alla stessa ora, si tornerà invece in Villa Rezzonico a Bassano del Grappa con Anna Fiscale, fondatrice e Presidente dell’Impresa Sociale Quid, e Lucia Dal Negro, CEO and Co-founder De-LAB Srl Società Benefit. Modererà la serata Luca Barbieri, consulente per la comunicazione di centri di ricerca, PMI innovative e startup, imprenditore e giornalista.

Giovedì 29 settembre toccherà a Susanna Martucci, Amministratore Unico & Founder di Alisea Srl, e all’economista e divulgatore scientifico Luciano Canova, moderati dalla giornalista e conduttrice di Mediaset Alessandra Viero.

Infine, si concluderà venerdì 30 settembre, con la Presidente di Fondazione Diversity Francesca Vecchioni e Paola Gianotti, ultracycler, detentrice di 4 Guinness World Records e attivista sociale. A moderare l’incontro Andrea Bettini di Rai News 24.

Tutti gli eventi inizieranno alle 20:30 e saranno a ingresso gratuito, con prenotazione necessaria attraverso il sito radicifuture2030.org. La prenotazione dei biglietti è disponibile anche sulla piattaforma Eventbrite.

Si chiude la championship sulla sostenibilità

È giunta finalmente l’ora di scoprire il nome dell’azienda vincitrice della prima Championship di “Radici Future 2030”, il contest della sostenibilità lanciato alle imprese associate a Confindustria Vicenza e realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Verona. La premiazione si terrà il 30 settembre, alle 18:00 in Villa Rezzonico.

Dalla sostenibilità della filiera produttiva all’equa retribuzione dei dipendenti, passando per la gestione dei rifiuti: 22 aziende hanno raccolto la sfida, scendendo in campo con i loro progetti e il loro sguardo innovativo rispetto al tema della sostenibilità e ai parametri fissati dai 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Onu.

La valutazione e il giudizio finale sono stati affidati al Comitato Tecnico Scientifico del festival, costituito ad hoc per la competizione e formato dalla Prof.ssa Elena Claire Ricci dell’ateneo scaligero, dall’Assessore Regionale all’Istruzione e Formazione Elena Donazzan e dal Presidente di AsVess-Associazione Veneta per lo Sviluppo Sostenibile Giorgio Santini.

“L’esperienza della Championship – commenta la Prof.ssa Elena Claire Ricci del Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università degli Studi di Verona, che ha guidato l’elaborazione della Championship e la valutazione del Comitato Tecnico Scientifico – ha permesso di puntare i riflettori sulla sostenibilità messa in atto direttamente sul campo dalle aziende, valorizzando la capacità di integrare sinergicamente tutte le sfaccettature della sostenibilità, nonché l’innovatività e l’originalità dei progetti. Abbiamo avuto l’occasione di analizzare concrete iniziative già avviate che possono servire come ispirazione per altre aziende, per riconsiderare i propri modelli di business”.

Il progetto Urban: nasce un parco

Altra novità è il Progetto Urban, che rappresenta l’azione concreta e tangibile del festival nel territorio, in collaborazione con il Comune di Bassano del Grappa, S.I.S, Provincia di Vicenza, Etra e l’Istituto Agrario A.Parolini di Bassano del Grappa.

Nel Centro Studi di Bassano del Grappa, luogo simbolo dell’impegno di Radici Future per la formazione delle giovani generazioni, il festival ha avviato la progettazione di un parco urbano di circa mille metri quadri in via San Tommaso D’Aquino, una zona ciclopedonale che necessita di riqualificazione. Il parco urbano sarà caratterizzato da aree verdi con nuove piantumazioni, rimuovendo una consistente parte di asfalto attualmente presente e aumentando così la permeabilità del suolo.

Inoltre, una nuova pavimentazione e un nuovo arredo urbano, caratterizzato dal riuso creativo di elementi tipici delle opere edili e stradali, saranno in grado di rompere la percezione della strada. Così si diminuirà l’effetto isola di calore urbano, generando un maggiore comfort ambientale per i fruitori dell’area. La progettualità avviata da Radici Future vuole gettare il seme di una riqualificazione urbana che possa coinvolgere l’intera area del Centro Studi, frequentato da studenti provenienti da tutto il Bassanese, e il quartiere circostante.

“Come Amministrazione – il commento del Sindaco di Bassano del Grappa, Elena Pavan -, abbiamo aderito al progetto in maniera entusiasta, fin dalla prima edizione. Quella della sostenibilità è una tematica che non ha colore politico, e che richiede una certa urgenza. Quest’anno, oltre ai momenti di dibattito che hanno animato la scorsa edizione, ci sarà una vera e propria messa a terra dell’evento, grazie al Progetto Urban, che trova la sua sede nel Comune di Bassano del Grappa, andando a inserirsi in un luogo visitato ogni giorno da circa 8500 studenti provenienti da tutto il territorio. I giovani, categoria che sappiamo essere sensibile al tema della sostenibilità, troveranno quindi un luogo per potere ritrovarsi e potere sviluppare nuove idee”.

Il progetto Education

Il festival “Radici Future 2030” è pronto a entrare così nel vivo della seconda edizione, partita a marzo con l’avvio del Progetto Education per gli alunni delle classi terze, quarte e quinte delle scuole secondarie di secondo grado, in collaborazione con la Commissione Education di Confindustria Vicenza. Dopo le sessioni di Masterclass e Workshop, durante le quali gli studenti sono stati formati sui principi dell’economia circolare e della biomimetica, a luglio si è conclusa la fase “Ecocanvas Sprint”, che ha dato loro l’opportunità di lavorare direttamente con le aziende.

Nella tappa finale gli studenti del Liceo Artistico G.De Fabris di Nove hanno partecipato a un vero e proprio processo di co-progettazione di business circolari assieme alle aziende Favini e Videndum Media Solutions, guidati dai docenti di Radici Future. L’obiettivo era analizzare sul campo la filiera produttiva per individuare soluzioni circolari per ridurre gli sprechi, cogliere nuove opportunità e ridurre gli impatti ambientali.

Un obiettivo centrato, che porterà nei prossimi mesi alla validazione e al successivo sviluppo di nuove progettualità. Per gli studenti partecipanti è stata, invece, un’occasione per avvicinarsi alle competenze richieste dalle aziende e per vivere sul campo una concreta esperienza di ideazione di soluzioni circolari nelle imprese.

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