Gino Soldà, l'alpinista partigiano che conquistò il K2: ora la sua vita diventa un film

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Sono terminate nei giorni scorsi le ultime riprese del film Gino Soldà – Una Vita Straordinaria, dedicato al grande alpinista, che fece parte della spedizione italiana che per prima raggiunse la vetta del K2 e che fu anche partigiano, scritto e diretto da Giorgia Lorenzato e Manuel Zarpellon e prodotto da Cineblend con il contributo di Ambrafox srl.

Gli ultimi ciak hanno visto protagonisti Simone Moro, alpinista di fama internazionale, e Maurizio Tasca, che ha fatto della propria passione per le pareti verticali uno sport agonistico che lo ha portato a aprire numerose vie montane. Set naturale delle riprese sono stati la vetta della Sisilla, sulle Piccole Dolomiti e il Rifugio Campogrosso nel Comune di Recoaro Terme in provincia di Vicenza. Le ultime riprese del film sono state realizzate in collaborazione con il Comune di Valdagno, che ha dato i natali a Soldà, e con quello di Recoardo Terme.

Gino Soldà film, Simone Moro e Maurizio Tasca

Simone Moro e Maurizio Tasca sul set del film

Gino Soldà, nome di battaglia “Paolo”

Gino Soldà fu protagonista di imprese memorabili tra gli anni ’30 e ’50. Classe 1907, si distinse come grande arrampicatore aprendo vie su roccia e conquistando pareti e vette che gli valsero la Medaglia d’oro al valore atletico nel 1936. Nel 1954 prese parte alla spedizione italiana per la conquista del K2. Dopo l’8 settembre del 1943 entrò in clandestinità come partigiano, nome di battaglia “Paolo”,  salvando molte vite umane dalle persecuzioni razziali attraverso la sua conoscenza delle vie e dei sentieri alpini.

Per i registi Giorgia Lorenzato e Manuel Zarpellon «finire le riprese di questo film vuol dire intraprendere un nuovo percorso in cui il montaggio darà forma narrativa alla vita straordinaria di Gino Soldà, un secondo importante passo che ci porterà a farla conoscere al grande pubblico. L’obiettivo che ci siamo prefissati con questo nostro lavoro prosegue».

Gino Soldà film

Tra Valdagno, Recoaro e le Piccole Dolomiti

Per il sindaco di Valdagno Giancarlo Acerbi la sua città «è orgogliosa di aver dato i natali a Gino Soldà e di aver mantenuto nel corso degli anni il bel legame con la famiglia. Solo pochi anni fa abbiamo dedicato a Gino uno dei nostri parchi pubblici e abbiamo sofferto quando l’anno scorso ci ha lasciati il figlio Manlio, con il quale per tanto tempo abbiamo avuto modo di parlare e raccontarci proprio di Gino, delle sue imprese e dell’eredità che ha lasciato. La figura di Gino Soldà, come per tanti altri grandi sportivi e personaggi, è davvero esemplare perché, oltre ai meriti sportivi, ci ha lasciato il grande insegnamento dei valori del sacrificio e dell’umiltà. Mai proclami, mai sopra le righe, ma da buon montanaro Gino ha sempre preferito essere schivo e riservato, lasciando a quanti lo incontravano l’immagine di un grande sportivo e soprattutto di un vero signore».

Per Armando Cunegato, sindaco di Recoaro Terme, «il racconto della vita di Gino Soldà è una di quelle storie che non possono mancare negli archivi nazionali e non solo nel nostro territorio. Soldà, infatti, non è stato solo il grande alpinista, elegantemente in disparte nella lunga querelle sulla conquista del K2 e protagonista di alcune delle più belle scalate delle Dolomiti. Sulle Piccole Dolomiti ha aperto alcune delle vie che hanno fatto conoscere questi luoghi a moltissimi appassionati che tutt’oggi si mettono alla prova sulla Sisilla o sul Baffelan, per citarne solo alcune. Gino Soldà, conosciuto con il nome di battaglia di Paolo, ha inoltre ricoperto un ruolo importante durante la Resistenza. Nel Secondo Dopoguerra ha proseguito nell’attività imprenditoriale, scrivendo per certi versi la storia delle scioline».

Gino Soldà – Una Vita Straordinaria ha il patrocinio del CAI Nazionale, Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, Arma dei Carabinieri – Corpo Forestale, FISI Federazione Italiana Sport Invernali, Collegio Nazionale Maestri di Sci, Collegio Regionale Veneto guide Alpine, Provincia di Vicenza, Comune di Valdagno, Comune di Recoaro Terme, Comune di Segusino.

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