Giovane, donna (e musulmana). Norvegia, lesson number 2

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Già un ministro di 29 anni fa notizia. Se poi è donna, e musulmana, allora siamo in Norvegia. Dopo la lezione di maturità e democrazia data al mondo con la condanna Breivik, il Paese scandinavo torna a dare un segnale di speranza e coraggio. La dimostrazione di come Oslo non si sia piegata alla paura dopo la ferita di Utoya. Nessun passo indietro, anzi il rafforzato coraggio di dare forza al proprio modello multiculturale e di rompere gli stereotipi sulla condizione femminile all’interno dell’Islam e magari forzarne il processo di evoluzione.

Hadia Tajik, nata in Norvegia da una famiglia pakistana immigrata negli anni Settanta,  avrà in mano le redini di un ministero importante come quello della cultura. Non è una parvenu della politica: già nel 2006 (quindi da quando aveva 23 anni)  era consulente del ministro del lavoro.

I musulmani nel paese sono poco più del 3% della popolazione. Nemmeno tantissimi quindi (160mila in tutto) ma per re Harald V “era – semplicemente – ora”.

Quando sarà ora in Italia, di avere un ministro di 29 anni? Magari donna? Magari musulmana?

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