Il cielo sopra Monaco: là dove voleranno i taxi
Un aereo elettrico a decollo verticale per il servizio air taxi ma anche per il trasporti di merci: è Lilium Jet, progetto dell’omonima startup di Monaco di Baviera fondata dal 35enne Daniel Wiegand. Lo sviluppo procede a gonfie vele e un giorno, forse già tra pochi anni, ci porterà da una parte all’altra delle città evitando traffico, grattacapi e ore in coda.
Nel capolavoro del cinema muto che ha aperto la strada ai film di fantascienza, quel “Metropolis” di Fritz Lang del 1927, la vita scorre nell’alto dei cieli tra abiti eleganti, feste dell’elite e macchine volanti. La visione di Lang, almeno per quanto riguarda le macchine volanti, potrebbe presto diventare realtà. La terza dimensione della mobilità urbana prenderà infatti forma grazie ai taxi volanti. Come quello della Lilium, una startup di Monaco di Baviera che dalla sua fondazione ha già raccolto fondi per oltre 300 milioni di euro per lo sviluppo del jet e il cui valore è stimato oggi in più di un miliardo.
Dopo aver completato il primo volo sperimentale del proprio jet tascabile nel 2019, la startup tedesca – fondata nel 2015 dall’ingegnere aerospaziale Daniel Wiegand insieme a tre amici – ha lavorato in questi due anni ad un nuovo modello da sette invece che da cinque posti. I piani sono stati resi noti qualche settimana fa con l’annuncio di una Spac. Le Spac sono società che vengono create per permettere un investimento collettivo per poi essere inglobate in una società già esistente. E Lilium si fonderà con Qell Acquisition, una Spac fondata dall’ex dirigente di General Motors Barry Engle. La nuova società sarà quotata al Nasdaq di New York entro giugno.
Ma torniamo al velivolo, che naturalmente è completamente elettrico: entrerà nel programma di test l’anno prossimo per poi decollare ufficialmente entro il 2025, dicono dalla Lilium Air Mobility. Secondo l’azienda, il “Lilium 7-Seater Jet” potrebbe costituire “la base per un servizio aereo su richiesta”. In ogni caso, sarà possibile risparmiare ore intere negli spostamenti, e non solo minuti.
Trasporto sostenibile, ad alta velocità
Il nuovo Lilium Jet a sette posti (6 passeggeri più il pilota) è dotato di 36 motori elettrici che gli permettono di decollare come un elicottero (in verticale ma soprattutto in modo silenzioso) e poi di viaggiare ad una velocità di crociera fino a 280 km/h, a 10.000 piedi di quota, con un’autonomia di 250 km. E poi: è privo di coda, timone o cambio. L’azienda tedesca ha già presentato una domanda di certificazione al volo alla Federal Aviation Administration (FAA), ovvero l’agenzia federale statunitense che si occupa della sicurezza e dei controlli relativi all’aviazione, e alla controparte dell’Unione Europea, l’EASA. Un passaggio che non è scontato e che può durare diverso tempo.Tuttavia, si dicono certi al quartier generale di Monaco, “i tempi sono oramai maturi”. Per sviluppare questo apparecchio ci sono voluti anni di lavoro e un team di 400 ingegneri. La rete di lancio Lilium è pianificata in Florida, con oltre una dozzina di siti di sviluppo “vertiport” confermati per veicoli a decollo e atterraggio verticali. A far decollare taxi volanti dai propri aeroporti sono interessati anche gli scali di Düsseldorf e Colonia. “La nostra visione è creare una modalità di viaggio ad alta velocità sostenibile e accessibile e portarla a ogni comunità” ha detto Daniel Wiegand alla stampa tedesca.
Una volta che i taxi saranno approvati e in volo, quanto costerà un viaggio? Al momento non è chiaro. Tuttavia, secondo alcune stime, la tariffa per un passaggio su questo “Uber volante”, potrebbe aggirarsi attorno ai 70 dollari a testa per un trasporto, ad esempio, dal JFK a Manhattan, a New York.
l sogni (infranti) del taxi volante
In questi anni, oltre a Lilium, anche altre aziende stanno lavorando agli “air taxi”, a nuovi velivoli “rivoluzionari” per il trasporto aereo cittadino o regionale. Di molte non si è più sentito nulla, alcune hanno rimesso i piani in soffitto, non hanno rispettato le scadenze, sono finite in bancarotta. Kitty Hawk, l’impresa di auto volanti sostenuta dal co-fondatore di Google Larry Page, ha dovuto fermarsi dopo diversi rapporti della stampa su guasti, incendi di batterie e riconsegna dei depositi. Un’altra startup, Zunum, è bloccata in un’aspra battaglia legale con il suo ex investitore, Boeing. Boeing – il più grande produttore statunitense di aeroplani – dal canto suo aveva completato due anni fa il primo test di un suo nuovo veicolo volante, autonomo ed elettrico. Secondo i piani, il progetto, chiamato Uber Air, avrebbe dovuto portare alla messa in servizio dei primi veicoli entro il 2023. Da due anni, tuttavia, non se ne sente più parlare. Qualche mese fa, invece, si è fatto un gran parlare sui media in Italia della startup, Walle Mobility che ha annunciato una partnership con Jaunt Air Mobility, produttore statunitense di elicotteri elettrici a decollo e atterraggio verticale. Le due aziende hanno annunciato di voler produrre, entro il 2025, taxi volanti elettrici capaci di coprire rotte entro i 50 km. A capo di Walle Mobility c’è Domenico Gagliardi, 24 anni, scelto lo scorso marzo da Forbes Italia come uno dei 100 Under 30 leader del futuro per la categoria “Manufacturing & Industry”. La sua idea: da Milano Centrale a Malpensa in 18 minuti con un taxi volante. Nello specifico (ma di concreto al momento c’è ben poco) si tratta di velivoli elettrici (o ibridi in una prima fase) da 3-4 posti. L’obiettivo: “costruire entro il 2024 il primo vertiporto, con il lancio del servizio previsto per l’anno successivo”. Alla già corposa lista di progetti dedicati a veicoli ibridi a decollo verticale si è aggiunto anche il gruppo Fca: a inizio anno, Fiat Chrysler ha siglato un accordo con la startup californiana Archer Aviation, specializzata nella costruzione di velivoli elettrici, per la realizzazione di un taxi elettrico volante. Il progetto, sempre che spicchi il volo, dovrebbe vedere il risultato nel 2023.
In questo video da YouTube, ecco l’evoluzione del taxi Lilium:
Nella foto di apertura il nuovo Lilium Jet da sette posti. (ph: Lilium Aviation)
Elmar Burchia