Il reality all'epoca del maso

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I conduttori del reality Janine Kunze e Daniel Aminati (foto: ProSieben/Arne Weychardt)

 

 In Germania il conto alla rovescia è partito da mesi, in Alto Adige le telecamere sono pronte a accendersi. La prima puntata dell’edizione 2001 del reality Die Alm (La malga) che andrà in onda sul canale ProSieben della televisione tedesca andrà in onda sabato, dal 20 agosto fino al 4 settembre. Sette anni dopo l’ultima serie, il canale germanico ha deciso di riproporre la formula che vede otto celebrità del mondo dello spettacolo a Nord delle Alpi avvicendarsi nelle incombenze necessarie a mandare avanti un maso di montagna. Il tutto senza corrente elettrica né acqua calda.    

A spiegare loro come fare (“come un secolo fa” recita il sottotitolo del reality) ci sarà l’altoatesino Josef Huber, 65 anni di Chienes. Sarà lui che nella malga di Luttago, all’imbocco della tedesca Valle Aurina, all’estremo Nord-Est della provincia autonomia di Bolzano, metterà alla prova gli ospiti e li guiderà a assolvere i compiti che di volta in volta i conduttori affideranno loro. Per farlo, Janine Kunze e Daniel Aminati stanno già preparando il Drindl (il costume tipico femminile del Tirolo) e i Lederhosen (i pantaloni di pelle usati fino in Baviera), alloggiando però in un hotel dotato di ogni comfort. Da qualche giorno è anche stata resa nota la lista dei partecipanti. Fra questi le modelle Gina-Lisa Lohfink e Tessa Bergmeier, la conduttrice Charlotte Karlinder, l’attore Carsten Spengemann.    

Josef Huber (foto: ProSieben)

 

A qualcuno, guardando il cappello di lana cotta e il grembiule blu da lavoro di Josef Huber, viene da domandargli come si vive, così isolati dal mondo. “La maggior parte dei germanici pensano che io viva sulla luna e non mi sia mai spinto oltre Brunico. Io rispondo sempre che è vero. Mi piace raccontare che quando arriva l’autunno faccio provviste al mercato e poi, una volta caduta la prima neve, me ne resto al maso fino a primavera (ride). Invece negli anni Settanta suonavo nei Pustertaler Gaudimusikanten e abbiamo fatto date anche negli Stati Uniti e in Canada” racconta Huber in un’intervista rilasciata alla fine di luglio al periodico In Suedtirol della casa editrice Athesia di Bolzano.    

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Silvia Fabbi

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