Internet, E-commerce e Lussemburgo

Non è un caso se Amazon, iTunes, eBay, Paypal, Skype, Vodafone [SpaceCoolHunting :-D] e altri nomi prestigiosi nell’area della comunicazione, di Internet e dell’e-commerce sono presenti in Lussemburgo.

Quando parliamo di New Economy intendiamo due tendenze generali che sono in corso da diversi anni. La prima è la globalizzazione del business. La seconda, quella di cui vi voglio parlare oggi, è la rivoluzione nella tecnologia dell’informazione. Tutto intorno a noi: fax, telefoni cellulari, personal computer, iPhone, iPad, internet e chi più ne ha ne metta, parlano di questo. Ma c’è di più. Ovvero la digitalizzazione di tutte le informazioni e l’e-commerce.

Questa tecnologia digitale spinge alla creazione di nuove imprese e industrie proprio davanti ai nostri occhi. Un’energia imprenditoriale che sta portando il Lussemburgo verso un tipo di economia destinata a crescere e a svilupparsi ulteriormente, fino a confini che non siamo ancora in grado di visualizzare. Grazie ad una serie di fattori come la caduta della barriere commerciali e la possibilità di trovare manodopera a basso costo [parliamo anche di programmatori di software] con la quale dialogare in modo semplice e rapido [internet] fa si che le persone in tutto il mondo siano pronte ad acquistare, partecipando, così, allo sviluppo di una nuova crescita economica. Il risultato è un aumento della domanda globale e l’esplosione di una nuova fioritura economica, grazie alla rivoluzione informatica.

La politica economica del Lussemburgo incoraggia le operazioni di tecnologia informatica, realizzando molti progetti per migliorare e far progredire internet e lo sviluppo dell’e-commerce [il Lussemburgo è stato il primo paese ad adottare la direttiva europea sul commercio e la firma elettronica] fornendo rete e servizi necessari per attrarre operatori internazionali.

Perché un’azienda interessata al Lussemburgo analizza anche la realtà tecnologica che offre, la disponibilità di infrastrutture per le comunicazioni e le connessioni con i maggiori centri europei. Questo paese da eccellenti connessioni internazionali, e per migliorare il sistema ha creato una rete da alta velocità, con i principali centri d’accesso ad internet all’estero, Luxconnect, network di comunicazione a banda larga, che consente al governo di intraprendere azioni per aumentarne la velocità o affrontare qualche possibile deficienza. Per non parlare della presenza di Luxtrust, azienda per la certificazione online che deriva da una partnership pubblico-privato che risponde ad una crescente richiesta di sicurezza nell’e-commerce.

Naturalmente anche la politica fiscale lussemburghese aiuta lo sviluppo di questo tipo di imprese, come l’applicazione dell’IVA al 15% che permette a chi acquista di usufruire di un interessante sconto, un’aliquota fiscale che si aggira attorno al 30% e la totale de_tassazione degli utili.

E’ notizia di questi giorni che dopo Amazon, AOL, Apple iTunes, eBay, PayPal, Skype, Vodafone ecc… anche Sony, colosso Giapponese, ha deciso di espandere la propria attività attraverso una Biblioteca Digitale Europea: Sony Reader, il Lussemburgo si appresta a svolgere un ruolo centrale in questo nuovo progetto. Naturalmente, al fine di garantire una forte presa sul mercato e invece di lanciare una filiale in ogni nazione la sola base operativa dell’e-commerce sarà gestita direttamente dal Lussemburgo, scelto non solo perché alcuni concorrenti della Sony hanno già sede qui, ma perché il paese si è aperto alla creazione di questo distretto evoluto. Lungimiranti!

E l’Italia dov’è con la sua creatività che tanto potrebbe prendere e dare al commercio on_line, ricordo che prima di partire sentivo che volevano fare della provincia di Padova, per dimensioni e ricchezza quasi uguali al Lussemburgo, la nuova Silicon Valley. Che fine ha fatto il progetto?

Lucia

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