La contraddizioni della Green Economy mondiale

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

C’è un libro che permette di capire di più, o quantomeno farsi un’idea più completa, sulla green economy: “ I signori della Green Economy. Neocapitalismo tinto di verde e movimenti glocali di resistenza”. Come si può intuire già dal titolo, l’approccio di Monica Di Sisto e Alberto Zoratti è piuttosto critico: nel luglio del 2012 c’è stato un summit a Rio de Janeiro dove, per gli autori,  si è arrivati alla “massima retorica”. Così nel volume, con prefazione di di Maurizio Gubbiotti, coordinatore della segreteria nazionale di Legambiente, e di Maurizio Landini, segretario generale della Fiom, si indagano le grandi contraddizioni, in alcuni casi imbrogli, che rischiano di fomentare l’equivoco fra ecologia veramente buona e marketing Green spinto. Due anni dopo il disastro di Fukushima, che di fatto ha stoppato in molti casi la voglia di nucleare, i due autori, da sempre attivisti dell’associazione ecosolidale Fairwatch, fanno il punto della situazione.

“Nel libro si evidenzia come la corsa all’oro si stia concentrando sulla natura e sui suoi elementi” sottolinea Maurizio Gubbiotti, “come crisi ambientale e climatica minacciano la nostra capacità di futuro, e che, con cinismo e freddezza c’è già chi sta provvedendo a trasformarla in business. Io ritengo l’economia verde, o green economy, ma ancora meglio green new deal, via obbligata per rispondere alle crisi che oggi abbiamo di fronte, purché incentrata su giustizia e sostenibilità ambientale e sociale”.
“Oggi” ricorda Maurizio Landini, “viviamo un’epoca in cui il valore del lavoro è stato prima aggredito e poi condannato a cedere il passo a una modernità virtuale, in primis quella finanziaria, che ha significato per le lavoratrici e i lavoratori più sfruttamento e meno diritti, il tutto incentrato su ricatti sempre più grandi. Se poi, il modello è green, fa solo indignare di più”.
Ma parte della società, come veri e propri anticorpi, stanno cominciando a reagire. Sono “movimenti, associazioni, uomini e donne con idee e pratiche diverse” conclude Landini, “che si adoperano per cambiare questo mondo e per dire ai signori che dominano il pianeta che la storia non è finita, non ancora. Si troveranno insieme a lottare? Io credo di sì”.
Il libro, già disponibile nelle principali librerie, ha già iniziato il suo ciclo di presentazioni: il 12 marzo a Pisa alle ore 21.00 all’ex Colorificio occupato in via Montelungo 7, ed a Roma il 7 aprile alle ore 10.30 a SCuP, all’ex Motorizzazione occupata, in via Nola 5 (zona San Giovanni).

 

Ti potrebbe interessare