La rivoluzione dei gelsomini

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“Diciamocelo: il mondo arabo, differenziato ma unitario, non esiste. E’ un’idea sbagliata, creata da nazionalisti senza dubbio sinceri ma poco coerenti e in ogni caso non al passo con la realtà”. Ho appena letto “La rivoluzione dei gelsomini” (Bompiani), instant book di Tahar Ben Jelloun sulle rivoluzioni che infiammano il nord africa e il Medio Oriente. “La prigione araba è stata costruita su una montagna di discorsi, di litanie infinite, di parole, di frasi, di clamore, di lacrime e di applausi stupidi”. E’ un passaggio che mi ha colpito. In realtà è contenuto in un saggio del 2004 intitolato “la prigione araba” (essendo un instant book il questa raccolta è stata un po’ rimpolpata con materiale d’archivio). Nazione per nazione lo scrittore marocchino passa in rassegna le peculiarità della rivolta, le dittature che si sgretolano, le compiacenze decennali che si ritirano imbarazzate. Una buona guida per orientarsi e sperare in questo nuovo risveglio della dignità araba.

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