L’app del rapper contro il Coronavirus: come “Luca” può contribuire a far riaprire la Germania
In un mondo perfetto, ogni possessore di uno smartphone in Italia oggi avrebbe installato l’app di contact tracing “Immuni” (vi ricordate?), diffusa al pubblico nel giugno del 2020 e sostenuta dal governo Conte (e da un enorme battage pubblicitario). Tuttavia, nel mondo reale le cose stanno diversamente: “Immuni” non ha dato nessun contributo di rilievo al contenimento della pandemia. Il suo utilizzo è stato scarsissimo: nelle ultime settimane è arrivata a poco più di dieci milioni di download. Non sembra andare meglio in Germania, in lockdown fino al 28 marzo (qui è praticamente tutto chiuso dallo scorso ottobre). Sebbene il numero dei download dell’app tedesca, che si chiama Corona-Warn-App, sia il 150 per cento più alto quella italiana, nel Paese ci sono polemiche sul fatto che l’app, anche lì, abbia avuto scarso impatto e abbia deluso le aspettative. In questi giorni però si sta facendo un gran parlare di una nuova, innovativa, applicazione per il tracciamento dei contagi da Coronavirus in Germania: si chiama “Luca” e viene promossa da un famoso rapper tedesco – Smudo – quello dei Fantastischen Vier. Anche la Merkel sembra voler seguire il “sistema Luca”
Smudo: foto di Stefan Brending da Wikipedia
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Tam-tam mediatico
Partiamo dall’inizio: Smudo, il cui vero nome è Michael Bernd Schmidt, 53 anni, meglio conosciuto come membro della band hip-hop “Die Fantastischen Vier”, promuove (assieme ad altri artisti) la app chiamata “Luca” da oramai 5 mesi. Ha contribuito a svilupparla insieme alla startup berlinese neXenio; l’Istituto Hasso Plattner e la Bundesdruckerei, l’ente federale di stampa. Nelle ultime settimane “Luca” ha avuto un tale successo che il telefono del rapper non smette di squillare. Già, perché in questi giorni diversi ministri della salute dei Länder stanno discutendo se ”Luca” debba essere adottata come app di tracciamento dei contagi a livello nazionale in Germania.
Come funziona “Luca”
“Luca” può essere una soluzione interessante per il tracciamento in occasione di concerti, eventi culturali, manifestazioni o anche se si va al ristorante (quando sarà nuovamente possibile). L’app, in sostanza, è progettata per rendere più facile il monitoraggio dei contatti da parte dei dipartimenti di salute. Ma come funziona? In breve: l’utente inserisce i propri dati nell’app, che genera dei codici QR che cambiano ogni 10 secondi; questi codici vengono scansionati dagli organizzatori dell’evento oppure sono gli stessi utenti a scansionare un codice QR quando partecipano all’evento. Quando si lascia il luogo dell’evento, si viene automaticamente controllati tramite geofencing, una tecnologia che crea un perimetro virtuale predefinito attorno a ogni dispositivo mobile. Se viene riscontrata un’infezione da Covid-19, vengono informati tutti gli ospiti che in quel momento si trovavano in quel determinato luogo – ma anche le autorità sanitarie, che poi hanno automaticamente accesso ai dati degli altri ospiti. Inoltre, l’applicazione offre un diario dei contatti degli ultimi 30 giorni.
La protezione della privacy
Nel caso di una prenotazione al ristorante, scrive il portale specializzato Chip.de, spariscono anche tutte quelle carte con i dati personali che i clienti devono compilare all’entrata per il contact tracing; con “Luca” l’acquisizione diventa digitale e di conseguenza più veloce. E come è messa l’applicazione in fatto di privacy? “Bene”, dicono i media tedeschi. I dati generati sono criptati in modo decentralizzato e sono divisi in tre interfacce: “ospitante”, “ospite” e “ufficio d’igiene”. Solo in caso di infezione i dati si assemblano come un puzzle e diventano leggibili dall’ufficio d’igiene. Perché funzioni, è però necessario che ogni ufficio di salute pubblica collabori (al momento non è ancora così). Secondo la politica sulla privacy, sia i creatori dell’app che terze parti (come i gestori dei ristoranti) non hanno accesso ai dati in nessun momento. I singoli pezzi del puzzle sono memorizzati su server certificati ISO-27001. L’app “Luca” può essere scaricata gratuitamente da Google Play e dallo store di Apple. Il primo stato federale a introdurre “Luca” è stato il Meclemburgo-Pomerania; altri Länder (così come il governo federale) stanno valutando in questi giorno l’adozione ufficiale del “sistema Luca”.
Elmar Burchia