Le Stanze della Fotografia: mostra su Ugo Mulas nel nuovo spazio erede di Casa dei Tre Oci

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Le Stanze della Fotografia è il nome di un nuovo centro espositivo e di ricerca ospitato nelle sale del convitto dell’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia. L’inaugurazione il 29 marzo negli spazi della Fondazione Giorgio Cini, che insieme a Marsilio Arte è il promotore del nuovo centro che eredità in qualche modo l’attività che dal 2012 aveva animato Casa dei Tre Oci, storico palazzo neogotico alla Giudecca di recente acquistato dal Berggruen Institute.

Le Stanze della Fotografia apre con una mostra retrospettiva dedicata a Ugo Mulas, che presenta un’importante selezione di immagini vintage mai esposte prima d’ora. Ad affiancare le attività espositive, una Fondazione dedicata sosterrà i progetti di ricerca grazie al contributo dei partner strategici Fondazione di Venezia e San Marco Group.

Al centro del progetto c’è la collezione fotografica della Fondazione Giorgio Cini, una delle più importanti d’Europa. La direzione artistica è affidata a Denis Curti, che ha già ricoperto questo ruolo per i Tre Oci sin dal 2012 e vanta una vasta esperienza nel mondo della fotografia. Le attività di ricerca ed espositive sono coordinate dal comitato tecnico-scientifico presieduto da Luca Massimo Barbero, direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini, e composto da Emanuela Bassetti, presidente di Marsilio Arte, da Chiara Casarin, responsabile sviluppo culturale e comunicazione della Fondazione Giorgio Cini, dal direttore artistico Denis Curti e da Luca De Michelis, amministratore delegato di Marsilio Arte.

Ugo Mulas. L’operazione fotografica

La mostra Ugo Mulas. L’operazione fotografica sarà visitabile dal 29 marzo al 6 agosto 2023 ed è realizzata in collaborazione con l’Archivio Mulas e curata da Denis Curti e Alberto Salvadori, direttore dell’Archivio. Il progetto coincide con i 50 anni dalla scomparsa dell’autore, avvenuta il 2 marzo 1973.

Più di 300 immagini, tra cui 30 foto mai esposte prima d’ora, documenti, libri, pubblicazioni, filmati, offrono una sintesi in grado di restituire una lettura che si apre alle diverse esperienze affrontate da Ugo Mulas, nato a Pozzolengo nel 1928 e morto a Milano nel 1973, fotografo trasversale a tutti i generi precostituiti e capace di approfondire tematiche diverse, cercando sempre la profondità della “quantità umana”.

1. Ugo Mulas Milano 1953 1954 © Eredi Ugo Mulas Tutti i diritti riservati Courtesy Archivio Ugo Mulas Milano Galleria Lia Rumma Milano Napoli

Ugo Mulas. Milano 1954 1954 © Eredi Ugo Mulas. Tutti i diritti riservati.
Courtesy Archivio Ugo Mulas, Milano – Galleria Lia Rumma, Milano / Napoli

Il percorso espositivo si snoda lungo 14 sezioni che ripercorrono tutti i campi d’interesse di Mulas. Dal teatro alla moda, con i ritratti di amici e personaggi della letteratura, del cinema e dell’architettura fotografati come “modelli in posa”, dai paesaggi e dalle città alla sua esperienza con la Biennale di Venezia e con gli artisti della Pop Art. Una sezione, naturalmente, è dedicata a Milano e al celebre bar Jamaica, che il grande Luciano Bianciardi descrive nel suo libro “La vita agra” come il “il bar delle Antille”.

«Il Jamaica – osserva Denis Curti – è il luogo degli incontri, delle amicizie complici, quelle con Mario Dondero, Piero Manzoni, Alfa Castalfi, Pietro Consagra, Carlo Bavagnoli e Antonia Buongiorno, che diventerà sua moglie. A questa sezione segue un capitolo dedicato ai progetti industriali e alle esperienze più interessanti con Olivetti e Pirelli. A chiudere il percorso, le “serie” più significative per lo stesso Mulas, quelle dedicate a Calder, a Duchamp e le fondamentali “verifiche”, che sono certamente da considerarsi come uno dei più interessanti “esperimenti di pensiero critico” sulla fotografia».

Le prossime mostre

Nell’autunno 2023 Le Stanze della Fotografia ospiteranno una mostra dedicata a Paolo Pellegrin (Roma, 1964), tra i più importanti fotoreporter contemporanei internazionali, che ha documentato molti dei maggiori disastri e conflitti mondiali.

Nella primavera 2024 sarà la volta della retrospettiva “Helmut Newton. Legacy”, curata da Matthias Harder, direttore della Helmut Newton Foundation di Berlino, e Denis Curti, in occasione del centesimo anniversario della nascita dell’artista.

Foto di copertina: Isola di San Giorgio Maggiore © Matteo Catania – Hubove Studio

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