Monte Grappa è riserva della biosfera Unesco

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Il Monte Grappa è stato incluso nella rete mondiale delle Riserve della Biosfera Mab (“Man and Biosphere”) Unesco. La proclamazione è avvenuta il 15 settembre ad Abuja in Nigeria nel corso dell’incontro annuale del MAB-ICC – International Coordinating Council, il Consiglio Internazionale di Coordinamento del Programma Uomo e Biosfera. A questo link maggiori dettagli sul dossier di candidatura.

Il MAB-ICC  è il principale organo di governo del programma MAB, è composto da 34 Stati membri eletti dalla Conferenza Generale biennale dell’Unesco, a cui sono assegnati vari ruoli, tra cui il compito di decidere il riconoscimento di nuove Riserve della Biosfera e monitorare gli esiti delle raccomandazioni sui rapporti periodici di revisione delle stesse.

Il territorio coinvolto nella nuova riserva Unesco del Monte Grappa è vasto 66.067,3 ettari e coinvolge 3 province (Belluno, Treviso e Vicenza) e 25 comuni. La candidatura è stata avviata nel settembre 2018 con un lavoro coordinato dall’IPA Terre di Asolo e Monte Grappa con il supporto di Punto 3, ed è stata ufficializzata alla fine del 2020. Il Dossier è stato sottoscritto dai 25 comuni coinvolti e dalle oltre 105 organizzazioni che hanno sottoscritto la lettera di endorsement.

Il Consiglio Internazionale di Coordinamento del Programma MAB ha inoltre deciso l’estensione dell’area della Riserva MAB, già esistente dal giugno 2015, dell’Appennino Tosco-Emiliano che raggiunge così i 498.613 ettari, con un incremento di 275.384 ettari rispetto a sei anni fa, comprendendo i territori di 80 Comuni, di cui 46 nuovi, nelle province di Modena, Parma, Reggio Emilia, Lucca, Massa Carrara e La Spezia. L’area della riserva include il territorio montano-appenninico che copre il punto focale della peculiare frontiera climatica euro-mediterranea, ovvero il tratto in cui sul crinale corre il confine geografico e climatico tra Europa continentale ed Europa mediterranea.

Foto: il Monte Grappa, di Caio Brigagão Lunardi via Unsplash 

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