L’Oscar della classica all’album di Johannes Pramsohler

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

Il violinista sudtirolese e il suo ensemble “Diderot” si sono aggiudicati l’ICMA (International Classical Music Award) 2021 nella categoria “Baroque Instrumental”.

L’Ensemble Diderot fondato nel 2009 dal violinista altoatesino Johannes Pramsohler, è un gruppo francese specializzato nell’esecuzione di musica barocca su strumenti originali: non solo focalizza il suo interesse sullo studio del repertorio barocco di sonate a tre del XVII e XVIII secolo, è costantemente alla ricerca di nuovi repertori. Infatti, dopo i viaggi nelle città musicali di Dresda, Parigi e Londra, l’ensemble è arrivato a Berlino. E con “The Berlin Album; Benda – Graun – Janitsch – Kirnberger – von Preußen – Schulz” si è aggiudicato l’ICMA (International Classical Music Award) 2021 nella categoria “Barocco Strumentale”. Si tratta del più importante premio internazionale per la musica classica. “Siamo estremamente contenti che una tale produzione abbia ricevuto un premio così rilevante”, ha detto a AND Johannes Pramsohler. Che sottolinea: “Non è affatto una cosa scontata, anche perché i nostri programmi esigono che l’ascoltatore vi si dedichi e si faccia coinvolgere appieno da queste opere sconosciute”.
“Con The Berlin Album, il violinista Johannes Prahmsohler e il suo Ensemble Diderot continuano la loro serie di metropoli. Dopo essersi concentrati sui compositori di Dresda, Parigi e Londra, danno uno sguardo alle sonate in trio di maestri come Graun, Kirnberger, Benda o Schulz. Le loro interpretazioni combinano armoniosamente poesia, riflessione e virtuosismo, e affascinano con la loro ampia tavolozza di colori e sfumature. Queste esecuzioni intime sottolineano la bellezza melodica della musica” l’elogio della giuria dell’ICMA 2021, composta da 20 esperti provenienti da 16 paesi. I premi, considerati gli “Oscar della musica classica”, saranno consegnati alla fine di giugno durante una cerimonia a Vaduz/Liechtenstein.
“L’album – dice Prahmsohler – è nato col desiderio fare una sorta di ‘cartografia’ della sonata in trio; per mostrare come la forma sia migrata dall’Italia attraverso l’Europa, cosa ne hanno fatto i compositori e come la forma si è poi adattata a diversi stili, gusti e tempi. Non lo facciamo cronologicamente, ma geograficamente; vogliamo mettere in luce momenti specifici in luoghi importanti. Nel caso di ‘Berlin’, lo stimolo è stato quello di escludere i protagonisti principali (Carl Philipp Emanuel Bach, la corte di Federico il Grande e il flauto) e dare uno sguardo nuovo alla ricca e interessante vita concertistica della capitale tedesca, Berlino”.

Johannes Pramsohler

Nato a Vipiteno, il quarantenne violinista vive da una quindicina di anni a Parigi. Per i critici, si è dimostrato come “uno dei musicisti più affascinanti della sua disciplina”. Come direttore artistico e primo violino dell’Ensemble Diderot, da lui fondato, “Pramsohler rivitalizza con grande precisione e vivo entusiasmo, gioielli imprescindibili di un repertorio poco conosciuto”. “Quando ho fondato l’Ensemble Diderot – dice il violinista – volevo creare un gruppo che lavorasse sulla musica da camera barocca, come i quartetti d’archi lavorano sul loro repertorio. Fin dall’inizio ci siamo concentrati sul grande repertorio ‘mainstream’ delle sonate in trio del XVIII secolo: l’op.4 di Leclair, le quattro favolose sonate di Goldberg, l’op.2 di Mondonville, l’Harmonia artificioso-ariosa di Biber, le due raccolte di Purcell, le singole sonate di Telemann, Fasch, Corelli e, naturalmente, l’Offerta musicale di Bach. Lavorare intensamente su questi pezzi ci ha fatto desiderare la voglia di esplorare le origini dei diversi elementi stilistici e le influenze con cui i compositori hanno lavorato. È così che abbiamo dato vita alla nostra ‘serie di città’ che esplora l’universo musicale di importanti centri culturali in Europa in precisi momenti della storia”.
Come primo violino, Johannes ha collaborato con The King’s Consort, Le Concert d’Astrée, the European Union Baroque Orchestra, the International Baroque Players. Come solista, si è invece esibito con la Budapest Festival Orchestra e con la Taiwan Baroque Orchestra. Il musicista è noto per il suo lavoro pionieristico di riscoperta di opere di compositori trascurati come Giovanni Alberto Ristori, Johann Friedrich Meister, Jean-Joseph Cassanéa de Mondonville, Johann Georg Pisendel, Johann Friedrich Fasch e Johann Jakob Kress.
Le particolari sonorità della musica barocca francese contaminata da quella italiana costituiscono invece il repertorio dell’Ensemble Diderot. Il gruppo di virtuosi ha pubblicato il suo primo album nel 2014 con Audax Records, etichetta discografica fondata proprio da Pramsohler nel 2013. Da allora sono uscite altre sette registrazioni, tutte con un consenso unanime da parte della critica. Le performance di Johannes Pramsohler (violino); Roldán Bernabé (violino); Gulrim Choi (violoncello) e Philippe Grisvard (clavicembalo), avvengono nelle sale da concerto di tutta Europa. I prossimi concerti sono tuttavia in “stand by” a causa del coronavirus. “Al momento, ovviamente, tutto è cancellato. Siamo però felici di essere riusciti a fare un’intera produzione lirica a Parigi lo scorso ottobre” dice Pramsohler. Che aggiunge: “Il nostro calendario si sta lentamente riempiendo e speriamo di poter presto tornare a suonare davanti ad un pubblico”. Il 26 agosto il gruppo si esibirà al Festival di Musica Antica di Innsbruck (Innsbrucker Festwochen der Alten Musik).

Elmar Burchia

VIDEO:
Ensemble Diderot “The Berlin Album”, Graun: Melancholicus & Sanguineus – Allegro non troppo

Ti potrebbe interessare

Valle della Bekaa, Siria
Tutte le donne della Libia libera
Le meraviglie della Rift Valley
Bosnia, la transumanza della pace
Le case-torre della Svanezia