Parco Adamello Brenta "senza frontiere" grazie alla realtà virtuale

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Il Parco Adamello Brenta lancia il progetto “Parco senza frontiere” per rendere fruibili le bellezze naturalistiche e paesaggistiche del parco in Trentino alla persone con disabilità, grazie alla realtà virtuale. Un’applicazione caricata in visori di ultima generazione permetterà di far immergere chiunque nei luoghi più suggestivi del parco. Il progetto, in fase di sviluppo, è stato pensato da Anffas Trentino Onlus e Medialab, con la collaborazione del Parco Adamello Brenta, e con il sostegno di Fondazione Caritro di Trento.

L’applicazione si rivolgerà in particolare a persone con mobilità ridotta. La persona, grazie al visore, potrà essere trasportata in 30 luoghi selezionati, in cui potrà muoversi e vivere emozioni proprio come se fosse realmente sul posto: ruotando la testa a 360 gradi e guardando tutto attorno, ascoltando i suoni della natura fedelmente ricreati, camminando lungo assi di transizione, come nell’applicazione Google Street, e interagendo con menù in grado di aggiungere ulteriori informazioni di dettaglio attraverso il linguaggio “EASY TO READ” in cui testi e foto ma anche audio faranno da accompagnamento alle immagini in maniera semplificata.

«Siamo felici di aver dato vita grazie ai nostri partner e al finanziamento di Caritro questo progetto – commenta Luciano Enderle, presidente dell’Associazione Anffas Trentino Onlus –. Da anni i nostri ragazzi stanno lavorando assieme alla nostra equipe di professionisti con il linguaggio “EASY TO READ”, un linguaggio semplificato che permette integrazione ma anche formazione. Le nostre persone con disabilità diventano i facilitatori dei testi dandone una nuova forma. L’importanza di creare nuovi linguaggi nel mondo della disabilità è una sfida che Anffas accoglie ancora una volta abbinandola alla nuova tecnologia e a nuove forme di linguaggio».

Le barriere, infatti, possono essere anche legate a limiti nella comprensione delle informazioni. Per questo l’accessibilità e l’usabilità dell’applicazione e dei contenuti sono stati subito messi al centro del progetto.

Parco Adamello Brenta

Partner di sviluppo del progetto è l’agenzia di comunicazione Medialab di Bolzano, che si sta dedicando all’ideazione di progetti di realtà virtuale e aumentata a servizio delle persone. Innovazioni che, nell’ultimo periodo, con le limitazioni imposte dalla pandemia e quindi con la necessità di trovare nuovi canali di relazione sociale, hanno avuto un’accelerazione, intercettando l’interesse di Anffas e Parco Naturale Adamello Brenta che, insieme, operano in sinergia per creare le migliori condizioni di accesso ai sentieri di montagna e ai luoghi più suggestivi del Trentino. L’applicazione è studiata per catturare quella parte di pubblico che, nonostante il lavoro già svolto, attualmente è ancora escluso.

Gli sviluppi futuri

Questo progetto si configura come un cantiere aperto, pronto a nuovi interventi nel prossimo futuro. L’obiettivo sarà l’inserimento di ulteriore materiale, per raggiungere un target sempre più vasto, con la ricerca continua di soggetti in condizione di esclusione: per esempio persone con disabilità, anziani e malati cronici.

In queste settimane, è partita la fase di sviluppo del progetto che si concluderà con il prossimo autunno.
L’applicazione verrà messa a disposizione dei diversi soggetti che operano con Anffas, nei punti informativi del parco e negli infopoint turistici. Si cercherà una diffusione nelle scuole e nelle Rsa del territorio, per permettere alle persone anziane un viaggio unico ed emozionante nei luoghi più suggestivi delle Dolomiti.

“Parco senza frontiere” intende, poi, aprirsi ad altri soggetti istituzionali e privati per avviare collaborazioni di compartecipazione. È già stato raggiunto un accordo con un’altra Fondazione, quella della Cassa Rurale Val di Non – Rotaliana e Giovo, che ha selezionato per il progetto 5 luoghi ricadenti nell’area protetta del parco Adamello Brenta, tratti dalla pubblicazione “[ADAGIO]”, scritta da Mauro Neri e Silvia Vernaccini, che accompagna il lettore in un viaggio del tutto particolare e originale in luoghi della Val di Non citati nel Cammino Jacopeo d’Anaunia. Anffas Trentino Onlus crede nella ricerca di altri soggetti sensibili al tema dell’inclusività, desiderosi di supportare lo sviluppo presente e futuro di “Parco senza frontiere”.

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