Vacanze a Berlino, gli italiani vogliono il bidet e temono gli sciamani
Terza tappa del viaggio nelle recensioni degli alberghi europei. Dopo Amsterdam e Atene, ecco le vacanze a Berlino.
Lo standard dell’offerta alberghiera della capitale tedesca è decisamente migliore di quella di Atene, i motivi sono facilmente intuibili, ma come già precisato, questo particolare “viaggio“ è in grado di presentarci un quadro particolarmente interessante riguardo alle preferenze degli italiani in viaggio, ancor più degli alberghi che li ospitano.
Vacanze a Berlino: i commenti più stravaganti
I commenti degli ospiti degli alberghi berlinesi presenti su un noto sito di prenotazioni alberghiere non fanno eccezione. Anche a Berlino, l’attenzione dei nostri connazionali è riuscita a concentrarsi su aspetti che in troppi sottovalutano. Che dire, per esempio, delle giovani ospiti di un ostello che lamentano di essersi ritrovate “A soggiornare con uomini di età avanzata che giravano anche senza maglietta”.
O di una coppia di connazionali che dopo aver sottolineato i problemi relativi alla dimensione della stanza ha sottolineato come i materassi fossero “discutibili a livello di comfort” e soprattutto hanno trovato del tutto intollerabile “le strane presenze di sciamani o simili in alcune sere”.
Vacanze a Berlino e i cappelli da strega
Non è un caso così eccezionale. Un albergo dal voto ampiamente sufficiente ha, infatti, ospitato una cliente particolarmente suggestionabile. Questo il suo feedback: “Molto originale l’arredamento del corridoio con lampade a forma di cappelli da strega… O almeno a me sembravano tali :)
Cosa negativa di questo hotel è l’ingresso al piano terra (la reception è al quarto piano) perché spaventa chi arriva. L’ascensore è poco illuminato e fa un po’ paura. Sono rimasta piacevolmente stupita all’arrivo al quarto piano…”. Si precisa, a scanso di equivoci che l’albergo non era una succursale dell’Overlook Hotel reso immortale da Stanley Kubrick.
Vacanze a Berlino, lamentele per il bidet
Rispetto ad Atene e Amsterdam, sono pochissime le lamentele riguardo al personale che non parla italiano, molte di più quelle che riguardano la mancanza di bidet in bagno, di croissant a colazione e di canali italiani in televisione.
Risulta, invece, sempre più difficile comprendere le modalità con cui vengono selezionati gli alberghi dai nostri connazionali, ma non solo.
Per esempio, come spiegarsi che un hotel con voto 4,9 a un prezzo a cui se ne trovano molto altri con voti sopra all’8, abbia quasi duemila recensioni? (I commenti sono riservati a chi pernotta).
Quelle italiane, una quarantina, variano da un voto massimo di “sei” a un minimo di “uno” e questi ultimi sono nettamente di più. Le recensioni negative riguardano ogni aspetto del servizio: pulizia dei bagni e delle camere, la mancanza di silenzio e la scarsa “cordialità” dello staff. Eppure continuano a piovere prenotazioni.
La struttura dove non si entra
Stesso discorso per una pensione che non raggiunge la sufficienza soprattutto per un motivo: le difficoltà a entrare nella struttura. Un problema non secondario… Questo il dettagliato feedback di un cliente italiano: “Arrivo nella struttura alle 23.00 così come avvisato via mail. Mi danno indicazioni su come entrare in self check in.
Premetto che non è stato facile trovare la cassetta di sicurezza contenente le chiavi… Comunque dopo aver chiesto aiuto ad un signore che lavora al parcheggio sottostante raggiungo questa cassetta di sicurezza. Purtroppo la combinazione che mi hanno dato non apriva la cassetta.
Dopo svariati tentativi provo a chiamare i numeri indicati in caso di aiuto. Provo per mezz’ora nessuna risposta. Provo anche via mail. Niente. Morale… Senza un tetto la prima notte a Berlino e a mezzanotte sono dovuto andare in cerca di un hotel sotto la pioggia… Come se non bastasse il giorno dopo ho informato la struttura del grave accaduto e non HANNO NEMMENO RISPOSTO!!!!!!”
Qualcuno si azzarderebbe a prenotare dopo un commento simile? La risposta è sì e il feedback successivo è solo più sintetico: “Per colpa del loro strano metodo di check in non chiaro e del telefono inesistente non sono riuscito neanche ad entrare in struttura e perfino parlare con qualche responsabile”.
Non gli è rimasto che scrivere un feedback negativo che, evidentemente, in pochi hanno letto.
Massimiliano Boschi