Se il quotidiano parla romeno

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L’esperimento è intelligente e potrebbe essere un primo passo per aprire nuovi mercati al declinante mondo dei quotidiani. Ieri Il Mattino di Padova edizione on line ha pubblicato la traduzione in romeno di un articolo che riguardava l’arresto in Romania di un gruppo di rapinatori.

E’ un segnale d’attenzione importante ma anche un’arma a doppio taglio se alla forma non seguirà la sostanza. Aprirsi alle comunità straniere, sia a quelle che dal paese natio cercano notizie su parenti e amici sia a quelle già in Italia che però magari hanno piacere di leggere notizie nella propria lingua madre, è un atto necessario per conquistare lettori ma inevitabilmente richiede un cambio di approccio da parte dei giornalisti verso le comunità migranti. I titoloni che indicano prima di tutto la nazionalità dei protagonisti degli atti di cronaca nera vanno mandati in soffitta, i migranti trattati come semplici cittadini portatori (sani) di diritti e doveri.

E magari, oltre a dar conto dell’arresto in Romania di una banda di rapinatori, bisognerà iniziare a tradurre anche le notizie positive. Se il quotidiano parla romeno allora deve parlare anche dei romeni, tutti, come fa o dovrebbe fare degli italiani.

Andc

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