I 10 artisti di "Smach 2021": l’arte contemporanea in Val Badia

La biennale “SMACH – Constellation of art, culture & history in the Dolomites”, giunta alla sua quinta edizione, inaugurerà il 10 luglio in Val Badia e proseguirà fino al 12 settembre 2021. Tra i 1061 artisti da ogni parte del globo che hanno presentato un progetto al concorso internazionale, la giuria di esperti ha scelto i 10 vincitori. Ecco le loro opere.

Un evento giunto alla quinta edizione

SMACH è la biennale internazionale di Land Art nata nel 2012 e reduce da una crescita esponenziale nel 2019, con oltre 500 richieste di partecipazione da tutto il mondo. La mostra open-space di arte contemporanea si svolge in Val Badia, nel contesto paesaggistico e culturale delle Dolomiti. Il 16 aprile scorso sono stati comunicati i 10 vincitori, selezionati da una giuria internazionale, che quest’anno vede l’adesione di Julia Bornefeld (Kiel, Germania, artista), Gehard Demetz (Selva Gardena, artista), Guus van den Hout (Oosterhout, Olanda, curatore al MET di New York), Giacinto Di Pietrantonio (Pescara, consigliere della GAMeC di Bergamo), Giulia Ferracci (Roma, curatrice MAXXI Roma). Gli interventi artistici selezionati saranno premiati ognuno con 2mila euro. L’artista dovrà però occuparsi autonomamente dei materiali, del trasporto e del posizionamento del proprio lavoro nella location individuata.

Opere dialoganti

“Le opere proposte devono dialogare non solo con l’ambiente naturale in cui saranno esposte, ma anche con il patrimonio culturale, storico ed architettonico dei territori dolomitici, in uno scambio costruttivo e proficuo di valori locali, nazionali ed internazionali” recitava la open call per gli artisti partita qualche mese fa. Il progetto SMACH, ideato da Michael Moling e coadiuvato da Katharina Moling e Gustav Willeit, è dal 2018 anche un’omonima associazione culturale. SMACH, in sinergia con attori locali ed istituzionali, lavora infatti per la promozione dell’arte, del territorio e della cultura, in chiave di turismo culturale, ed attiva un canale di incontro tra amanti dell’arte, appassionati di natura, turisti e professionisti di settore.

La parola “fragile” al centro dell’edizione 2021

La quinta edizione (la vernissage sarà il prossimo 10 luglio) mette al centro la parola “fragile“. Ma che cosa significa “fragilità” oggi? “Fragile” può avere tanti significati, si legge sul sito di SMACH. “La pandemia mette in luce la fragilità delle istituzioni e della globalizzazione – ne leggiamo costantemente sulle pagine dei giornali. Secondo la Treccani evanescenza, debolezza e delicatezza sono sinonimi di fragilità. Fragile è il mondo, la pace, ma anche i rapporti interpersonali possono essere, talvolta, fragili. Dietro alla fragilità si nascondono dei valori: sensibilità e delicatezza, amicizia e dignità, grazie ai quali ci sappiamo calare in stati d’animo, umori e momenti dell’esistenza. Perché dovremmo parlare di fragilità? Perché consente – in primis – di riflettere sui lati chiari e oscuri dell’esistenza umana e perché rappresenta l’inequivocabile prova della fugacità stessa del mondo contemporaneo, di noi stessi e di tutto ciò che gravita attorno a noi”.

Dove saranno esposte le opere

Per l’edizione 2021 le località saranno: Le da Rina; Chi Jus; Pra de Pütia; Forcela de Furcia; Val dl’Ert; Tru di Lec; La Crusc; Armentara; Fanes; Pederü. I siti si trovano tutti tra i 1.100 e i 2.300 metri, in Val Badia e comporranno un tragitto circolare percorribile in 3 giorni di escursioni. Tra i vincitori saranno inoltre selezionate le opere da acquisire per la Val dl’Ert (in ladino: Valle dell’Arte). Val dl’Ert, infatti, è la collezione permanente della biennale SMACH, un parco di sculture poco sopra la località di San Martino in Badia.

Qui il link al sito di SMACH

Elmar Burchia

Crediti foto apertura: smach.it

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