Srebrenica non fu genocidio? L’esordio del presidente Nikolic

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(ASCA-AFP) – Podgorica, 1 giu – La strage di Srebrenica ”non e’ stato un genocidio”. Lo ha affermato il neo presidente serbo Tomislav Nikolic in un’intervista ad una tv montenegrina, precisando che il massacro del 1995 implica ”gravi crimini di guerra”. ”A Srebrenica non c’e’ stato alcun genocidio ma gravi crimini di guerra commessi da alcuni serbi che dovrebbero essere trovati, perseguiti e puniti”, ha detto Nikolic. Il massacro di Srebrenica, durante il quale persero la vita oltre 8 mila musulmani bosniaci, e’ stato riconosciuto nel 2004 dalla Camera d’appello del Tribunale penale internazionale per l’ex Jugoslavia (ICTY) come un atto di genocidio.

Posto che: 1) Srebrenica è una vergogna prima ancora che della Serbia, dell’Europa e dell’Onu, con i caschi blu olandesi inermi e conniventi con il massacro 2) Posto che le colpe in quella guerra e in quello specifico episodio sono complesse da ricostruire, che i torti stanno da molte parti e le ragioni sono per lo più sottoterra 3) Posto che il Tribunale penale internazionale può essere visto come uno strumento delle potenze vincitrici, le stesse che bombardarono la Serbia 4) Che lo stato serbo non è stato riconosciuto responsabile del massacro

Però:

Costituiscono genocidio, secondo la definizione adottata dall’ONU, “gli atti commessi con l’intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso”.

Cosa fu Srebrenica. Tratto da Wikipedia:

Il massacro di Srebrenica è stato un genocidio e crimine di guerra, consistito nel massacro di migliaia di musulmani bosniaci nel luglio 1995 da parte delle truppe serbo-bosniache guidate dal generale Ratko Mladić nella zona protetta di Srebrenica che si trovava al momento sotto la tutela delle Nazioni Unite.

Compiuto anche sull’appoggio dei gruppi paramilitari guidati da Arkan[5], è considerato uno dei più sanguinosi genocidi avvenuti in Europa dai tempi della seconda guerra mondiale: secondo fonti ufficiali, le vittime del massacro furono 8.372, sebbene alcune associazioni per gli scomparsi e le famiglie delle vittime affermino che furono oltre 10.000. Al momento (marzo 2010), grazie al test del DNA, sono state identificate solo 6.414 vittime,[6] mentre migliaia di altre salme esumate dalle fosse comuni attendono ancora di essere identificate.

I terribili fatti avvenuti a Srebrenica in quei giorni sono considerati tra i più orribili e controversi della storia europea recente e diedero una svolta decisiva al successivo andamento della guerra in Jugoslavia. Il Tribunale penale internazionale per l’ex-Jugoslavia (ICTY) istituito presso le Nazioni Unite ha accusato, alla luce dei fatti di Srebrenica, Mladić, Arkan e altri ufficiali serbi di diversi crimini di guerra tra cui il genocidio, la persecuzione e la deportazione. Gran parte di coloro cui è stata attribuita la principale responsabilità della strage, siano essi militari o uomini politici, a parte Arkan morto assassinato nel 2000, è tuttora latitante. Ratko Mladić, invece, è stato arrestato il 26 maggio 2011, dopo 16 anni di latitanza.

Un video che mostra l'”evidenza dei fatti” fu trovato in possesso di Nataša Kandić, un abitante del luogo, e ritrasmesso dai media e utilizzato come prova nel processo contro Slobodan Milošević alla corte Internazionale dell’Aja.

Il 31 marzo 2010 il parlamento della Serbia ha approvato dopo quasi 13 ore di discussione una risoluzione in cui condanna il massacro (senza definirlo genocidio) e chiede scusa per le vittime. [7]

L’esordio del presidente Nikolic,  nazionalista uscito vincitore dalle elezioni del 21 maggio, noto per avuto come padrino politico Voislav Seselj, non pare dei più promettenti. Certo, almeno riconosce che gravi crimini furono commessi…

Il dibattito è aperto

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