Teatro Stabile del Veneto, la stagione 2021-22 è "Scenari senza confini"

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È Scenari senza confini il titolo della stagione 2021-2022 del Teatro Stabile del Veneto, la prima con la direzione artistica di Giorgio Ferrara, che propone oltre 20 titoli per un totale di più di 140 giornate di spettacolo tra i teatri Verdi di Padova, Goldoni di Venezia e Mario Del Monaco di Treviso Padova. Sono 13 le produzioni e co-produzioni dello Stabile del Veneto, di cui sette novità, con sei debutti in prima nazionale.

La prima nuova produzione è un originale adattamento della fiaba teatrale gozziana Turandot, diretta dal regista e scenografo Pier Luigi Pizzi, che inaugura la Stagione 21/22 a partire dal debutto in prima nazionale al Goldoni il 14 ottobre per proseguire poi al Verdi (20-24 ottobre) e al Del Monaco (29-31 ottobre).

Emma Dante porta in scena Pupo di zucchero, uno spettacolo liberamente ispirato da “Lo cunto de li cunti” di Gianbattista Basile. Tra i registi ospiti sono da citare inoltre Andrée Ruth Shammah, Andrea Chiodi e Guglielmo Ferro, ma anche l’internazionale Tom Volf che dirige magistralmente Monica Bellucci in Maria Callas. Lettere e memorie.

Tra i titoli internazionali, frutto di nuove relazioni con teatri europei, ci sono Tempest Project, uno spettacolo nato dalla ricerca che Peter Brook e Marie-Hélène Estienne hanno condotto su La tempesta di William Shakespeare, in collaborazione con il Théâtre des Bouffes du Nord, e I was sitting on my patio diretto da Robert Wilson e Lucinda Childs in collaborazione con il Théâtre de la Ville-Paris. Grazie alla co-produzione con il georgiano Gabriadze Theatre si inseriscono nel programma due originali spettacoli, Ramona e Violetta e Alfredo firmati dal marionettista Rezo Gabriadze.

Tra le nuove produzioni compaiono poi adattamenti di grandi classici del teatro europeo, come Spettri di Henrik Ibsen che il regista lituano Rimas Tuminas porta in scena nella versione riscritta da Fausto Paravidino e interpretata da Adriana Asti, o della letteratura italiana come La coscienza di Zeno adattata da Dario Merlini e Stefano Cordella, che ne cura anche la regia.

Eichmann. Foto Tommaso Le Pera

Eichmann. Dove inizia la notte, foto Tommaso Le Pera

Da La peste di Camus all’Eichmann di Arendt

Si ispira al celebre romanzo francese di Camus lo spettacolo diretto da Serena Sinigaglia La peste di Camus. Il tentativo di essere uomini nell’adattamento proposto dal giovane drammaturgo Emanuele Aldrovandi, mentre rende omaggio al suo Veneto Michela Cescon che per la sua seconda regia teatrale sceglie di mettere in scena L’attesa di Remo Binosi con due interpreti molto amate dal pubblico come Anna Foglietta e Paola Minaccioni.

Ottavia Piccolo e Paolo Pierobon interpretano la filosofa Hannah Arendt e il funzionario nazista Adolf Eichmann nello spettacolo Eichmann. Dove inizia la notte di Stefano Massini.

Goldoni è presente con I due gemelli veneziani di Valter Malosti e Il teatro comico per la regia di Eugenio Allegri e con Giulio Scarpati. Di Shakespeare in programma Sogno di una notte di mezza estate diretto da Giorgio Sangati. Tra i grandi classici Pirandello con l’Enrico IV diretto da Yannis Kokkos.

La Stagione 21/22 intreccia la prosa alla danza dando spazio a ballerine come Alessandra Ferri, Cristiana Morganti e altri protagonisti di un cartellone che nei prossimi mesi svelerà ancora nuovi titoli.

Dettagli sul programma, abbonamenti e biglietti sul sito del TSV.

In copertina Emma Dante, foto ufficio stampa Teatro Stabile del Veneto

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