Turismo e trasporti, le preoccupazioni dei consumatori europei

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Il 9 maggio del 1950 nasceva l’Europea comunitaria. Robert Schuman, l’allora Ministro degli Esteri francese, in quella data ha presentato la sua proposta per la creazione di un’Europa organizzata, indispensabile al mantenimento di relazioni pacifiche: la c.d. dichiarazione Schuman è considerata l’inizio della creazione di ciò che è oggi l’Unione europea. Con 27 Stati membri e 495 milioni di abitanti l’Unione europea comprende gran parte del territorio europeo. E attraversa un momento di crisi non solo economica ma anche democratica.

Tra gli obiettivi primari che l’Ue si è posta in vista della costruzione del mercato unico rientra anche la tutela del consumatore. La politica dei consumatori persegue la tutela degli interessi, della salute e della sicurezza dei consumatori europei. Essa intende garantire l’apertura, l’equità e la trasparenza del mercato interno per consentire ai consumatori di esercitare effettivamente il diritto di scelta, escludere gli operatori disonesti e fare in modo che i consumatori e le imprese possano beneficiare pienamente delle possibilità offerte dal mercato.

Al fine di aumentare la fiducia dei consumatori negli acquisti transfrontalieri (si consideri che circa due terzi degli scambi commerciali dei Paesi dell’UE avvengono con altri Paesi dell’UE), la Commissione Europea, assieme agli Stati Membri, ha creato la Rete dei Centri Europei Consumatori (c.d. ECC-Net) per informare e educare i consumatori che acquistano beni e servizi in un altro Paese dell’UE e soprattutto per dare assistenza giuridica in caso di violazione dei diritti degli euro-consumatori. Dal 2008 i Centri Europei Consumatori (Cec) sono presenti in tutti i Paesi Membri, oltre che in Islanda e Norvegia. Nel 2011, l’ECC-Net ha gestito più di 70.000 richieste di aiuto di consumatori che hanno avuto un problema con un acquisto transfrontaliero. Nel 40% dei casi (28.108) si è trattato di mere richieste di informazione mentre nel 60% dei casi (42.099) è stata fornita assistenza diretta nella soluzione amichevole di un reclamo transfrontaliero.

In Italia il CEC è presente a Roma ed a Bolzano. Nel 2011 l’ufficio di Bolzano ha risposto a 2.723 richiesta di informazione; 721 le richieste di assistenza nelle quali vi era già un problema concreto, 285 i casi in cui il CEC di Bolzano è intervenuto direttamente per aiutare un consumatore residente in un altro Paese dell’UE che ha avuto un problema con una ditta italiana. Allo stesso modo in 164 casi i colleghi dei CEC degli altri Paesi dell’UE hanno cercato di risolvere i reclami inviati dai consumatori italiani. Dei 449 casi gestiti, il CEC è riuscito attraverso i colleghi della Rete a recuperare più di 142.000 Euro.

Le richieste di assistenza pervenute a Bolzano hanno riguardato soprattutto i trasporti (28,20%) e gli acquisti legati al tempo libero (26,89%). Nel settore del trasporto, quello aereo ha occupato maggiormente le consulenti del CEC (16,78% delle richieste complessive, ovvero il 59,52% delle richieste relative ai trasporti). Nei contratti del tempo libero i problemi hanno riguardato soprattutto l’acquisto di servizi (15,43%) ed i pacchetti turistici (7,24%). La gestione dei casi concreti è l’attività che alle consulenti del CEC richiede più pazienza, tenacia ed a volte anche fantasia ed inventiva. La normativa che assicura ai consumatori italiani ed europei oramai copre la maggior parte degli aspetti della nostra vita quotidiana, dagli acquisti ai finanziamenti, dai trasporti al diritto di garanzia in caso di difetto. Ma purtroppo la previsione normativa dei diritti non è sufficiente: troppo spesso ancora i diritti devono essere affermati e fatti valere; è del c.d. enforcement che le consulenti del CEC si devono quindi occupare. Ma ogni settore è diverso ed ha bisogno della propria strategia, del giusto approccio per risolvere il singolo caso del singolo consumatore.

Informazioni più dettagliate sull’ECC-Net e più in generale sui diritti dei consumatori europei sono disponibili sul sito del CEC di Bolzano http://www.euroconsumatori.org e su quello della Commissione Europea – Direzione Generale Salute e Consumatori http://ec.europa.eu/consumers/pro/index_it.htm.

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