Tra arte e scienza, un mirascopio nel deserto dell'Arabia Saudita

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Un mirascopio di una quarantina di metri di diametro e una ventina di altezza, completamente interrato sotto la sabbia e invisibile dall’esterno, capace di proiettare miraggi di quanto avviene all’interno: da concerti di musica a danze ad altri spettacoli, a centinaia di spettatori sul deserto circostante. Potrebbe entrare in funzione nel 2026 nel deserto dell’Arabia Saudita in un parco che farà collaborare scienza ed arte.

È l’ambizioso progetto, dal nome Ashab Al Lal, proposto dall’artista saudita Ahmed Mater, al quale stanno collaborando per la parte ottica Cesare Barbieri, professore emerito di Astronomia dell’Università di Padova e Claudio Pernechele, astronomo dell’INAF Osservatorio Astronomico di Padova, e gli studi Maffeis (Valstagna e Padova) e EdgeArch (Roma) per gli aspetti architettonici e ingegneristici.

Il mirascopio, una volta approvato nel marzo del 2024, si inserirà nel quadro voluto e finanziato dalla Commissione Reale dell’Arabia Saudita, per creare un parco artistico denominato Wasi Al Fann (Valle delle Arti) nei pressi di Al Ula, che è una zona di enorme importanza archeologica e paesaggistica nel Nord Ovest del paese. «Si tratta di una sfida emozionante – spiega Cesare Barbieri, nella foto con Ahmed Mater sul luogo che ospiterà l’opera  – che consentirà di creare quella che a tutti gli effetti diventerà un’attrazione mondiale. Il tutto senza alterare il paesaggio, e soprattutto senza l’utilizzo di elettricità in quanto, basandosi anche sulle millenarie nozioni ottiche arabe, verrà sfruttata esclusivamente la luce naturale: le centinaia di persone che affolleranno la Valle della Arti potranno, grazie agli specchi riflettenti, vedere il miraggio di ciò che accade all’interno del mirascopio». Entro marzo 2024 l team italo-arabo dovrà realizzare un modello in miniatura di sei metri che dovrebbe dar via al progetto definitivo. Una volta ottenuto l’ok si potrà cominciare a scavare la camera sotterranea che conterrà il mirascopio, la cui costruzione dovrebbe essere ultimata entro la fine del 2026.

 

 

Scheda del progetto

Artista:
Ahmed Mater
Nome progetto: Ashab Al Lal
Luogo: Wadi Al Fann – AlUla, Saudi Arabia

Team di progettazione: 
Arch. Pasquale Lorusso
edgearch: zaidan+associates (Saudi/Italian Architecture Engineering firm)

Em.Prof. Cesare Barbieri
Universita’ di Padova
Prof. Claudio Pernechele
Progettista Ottico, INAF
Maffeis Engineering (Structural Engineering)

 

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