Una montagna diversamente abile

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Una montagna “diversamente abile”.  Con il progetto GATE le Alpi e le Dolomiti si aprono a chi ha limitate possibilità motorie, anziani e famiglie con bambini molto piccoli. Un turismo sempre più inclusivo per svolgere attività all’aria aperta nella natura, al di là degli ostacoli ambientali, fisici e linguistici.

Un’escursione in montagna, una camminata in un parco, la discesa in una gola incisa da un torrente nel corso dei millenni. La montagna, nell’immaginario, è sempre ricca di ostacoli naturali che possono creare difficoltà di vario grado, anche agli escursionisti più esperti. Da qui la domanda: non è possibile individuare percorsi pure per chi si muove su una sedia a rotelle, per chi fa fatica a camminare, per le famiglie con bambini, anche molto piccoli?

Una montagna diversamente abile: Alpi e Dolomiti

Si chiama GATE, “cancello” in italiano, l’acronimo di Granting Accessible Tourism for Everyone. Ossia garantire un turismo accessibile a tutti, il progetto transfrontaliero coordinato dalla Fondazione Dolomiti Unesco con il coinvolgimento di vari partner. Lo scopo: potenziare l’offerta turistica nel suo complesso facendo sì che il turismo inclusivo non rimanga il “fiore all’occhiello” di pochi territori alpini, ma si estenda andando a coinvolgere nuove realtà all’insegna di un approccio “esperienziale”. “La montagna, in particolare, rappresenta spesso una tipologia di turismo da cui molte persone possono sentirsi escluse” dicono gli iniziatori.

Una montagna diversamente abile: come è nato GATE

GATE è nato per rispondere proprio a queste esigenze: mostra sentieri per le sedie a rotelle; mappe da guardare e ascoltare ma anche brevi filmati sui sentieri nella lingua dei segni – per permettere a tutti i turisti di assaporare appieno la montagna. Al progetto lavorano organizzazioni austriache e italiane: la Fondazione Dolomiti Unesco; la Cooperativa Sociale Independent L.; il Comune di Santorso; il CAI Alpago; l’Università di Innsbruck e l’organizzazione indipendente di ricerca e tecnologia Salzburg Research. Finora, il progetto raccoglie quattro località alpine tra Italia e Austria: c’è il Parco Rossi a Santorso, nella provincia di Vicenza; il territorio dell’Alpago, regione storico-geografica nel bellunese; il Geoparc Bletterbach, tra Aldino e Redagno, in Alto Adige. E il Kinderleicht Wandern in Austria, nel distretto di Sankt Johann im Pongau, nel Salisburghese. Iniziamo il nostro percorso nella montagna diversamente abile.

Geoparc Bletterbach, Aldino, Alto Adige

Circa 15.000 anni fa, nel paese di Aldino, a quaranta minuti di macchina da Bolzano, il piccolo Rio Bletterbach iniziò a scavare la terra su una lunghezza di otto chilometri, incidendola a 400 metri di profondità e dando origine ad una affascinante gola, unica del suo genere in Europa. La discesa nella profondità del canyon della gola del Bletterbach, della durata di circa mezz’ora, mostra 250 milioni di anni di storia della terra, di come si sono formate le Dolomiti: pietre che risalgono a milioni di anni fa, orme di sauri, piante fossilizzate, molteplici tracce di cibo e di scavo e sedimentazioni marine con conchiglie, chiocciole e ammoniti. Un luogo suggestivo, non c’è che dire. E grazie al progetto GATE è privo di barriere  – dunque adatto a tutti. Inoltre, offre anche un tour virtuale indossando speciali occhiali 3D. Prima (o anche dopo) l’escursione nella gola del Bletterbach vale la pena passare al Centro Visitatori ad Aldino o al Museo GEOlogico a Redagno: qui vi viene spiegata l’importanza geologica del Corno Bianco e del suo canyon. A causa della chiusura invernale, l’apertura è prevista per maggio 2021.

Info: https://www.bletterbach.info/it/attualita/

Parco Rossi, Santorso, provincia di Vicenza

Parco Rossi

Il Parco della Villa di Alessandro Rossi, di proprietà del Comune di Santorso e del Comune di Schio, è uno dei giardini romantici di fine ottocento tra i più belli d’Italia. Per le persone con disabilità è stato inserito un percorso con 19 tappe multimediali che permettono di conoscerne la storia e il suo straordinario valore botanico e architettonico. Nello specifico, si tratta di un sistema di comunicazione integrato e multisensoriale, secondo i principi del “Design for all”, progettato per essere inclusivo di spazi, servizi, ambienti, che si traduce in precise pratiche. All’ingresso, il visitatore viene dapprima accolto da una mappa tattile, parlante e visiva. Poi viene accompagnato alla scoperta del parco da un’auto-guida multimediale.

I contenuti sono fruibili in italiano, inglese, tedesco e nella LIS, la lingua dei segni italiana. Con il progetto GATE, è stato inoltre sviluppato “INGame”, una sorta di reality game interattivo: il visitatore diventa protagonista di una “storia” d’avventura e di un’esperienza immersiva. L’ingresso è gratuito. Il parco riaprirà quando le attuali misure per il coronavirus lo consentiranno.

Info: https://www.oasirossi.it/

“Sentiero della Sensibilità”, Alpago, Belluno

Nella meravigliosa conca dell’Alpago si trova il “Sentiero della Sensibilità”: 24 chilometri di salita e discesa e un dislivello massimo di 300 metri. Pensato e sviluppato per l’inclusione di ipovedenti e, per determinati tratti, per coloro con problemi di deambulazione, è di fatto un sentiero escursionistico adatto a tutti. Inoltre, il facile accesso dai paesi a valle, offre la possibilità di percorrerlo tutto in giornata o, in alternativa, di suddividerlo in diverse tappe. L’ospitalità in strutture ricettive alberghiere o extralberghiere non manca. Con l’ausilio di una specifica applicazione, nella vicinanza di località d’interesse, verranno condivise automaticamente tracce audio descrittive, foto e video che amplieranno così l’esperienza dell’escursionista fornendo una lettura curiosa degli aspetti culturali, naturali e paesaggistici.

Info: http://www.caialpago.it

“Kinderleicht Wandern”, Salisburghese

Come già dice il nome, “Kinderleicht Wandern”, ossia “un gioco da ragazzi”, oppure “escursione facilissima”, offre una rete ben segnalata di sentieri facili (circa un’ottantina) e numerose malghe in piena attività in un “vero paradiso escursionistico per le famiglie con bambini piccoli”. Alcune località delle zone-vacanza del distretto di Pongau sono comprese nel Parco Nazionale degli Alti Tauri. Nella maggior parte delle zone ci sono funivie che portano al punto di partenza di numerosi sentieri escursionistici. A completare i percorsi ci sono inoltre diverse attrazioni pensate soprattutto per i più piccoli, come parchi giochi e giardini zoologici. Trentacinque itinerari sono anche percorribili con carrozzine/passeggini (a volte anche sedie a rotelle) e portano a malghe, aree verdi e baite.

Info: https://www.kinderleicht-wandern.net/

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